Il Fiqh del Coprire la Propria Nudità (`Awrah): una Spiegazione Dettagliata

Il Fiqh del coprire la propria nudità (`Awra):

una spiegazione dettagliata

 

Di: Mufti Muhammad Ibn Adam al-Kawthari

Articolo originale: http://qa.sunnipath.com/issue_view.asp?HD=1&ID=2039&CATE=128

Traduzione a cura della sorella J. S.

 

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso

La copertura della propria nudità (`Awra) è molto importante nell’Islam, sia per gli uomini che per le donne, e il Qur’an e la Sunna hanno posto molta enfasi riguardo quest’argomento. Possiamo inoltre notare come i vari libri di giurisprudenza islamica (fiqh) discutano nei minimi dettagli le questioni riguardanti l’`Awra degli uomini e delle donne. In questo breve articolo cercherò di far luce, nel modo più completo possibile, su quale sia l’`Awra di una donna.

`Awra” è una parola araba e il plurale è “`Awrat”. Linguisticamente parlando significa un luogo nascosto e segreto, e l’`Awra di una persona è ciò che deve essere tenuto nascosto. Si riferisce anche a tutto ciò che causa imbarazzo quando è esposto, pertanto l’`Awra di un individuo è la zona del corpo che (normalmente) provoca imbarazzo se esposta. (Ibn Manzur, Lisan al-Arab, 9/370).

Nella terminologia della giurisprudenza islamica, `Awra si riferisce alla zona o parte del corpo che deve essere coperta con indumenti appropriati. Nella lingua [italiana] è normalmente tradotto con “nudità” o “zona del corpo che deve essere nascosta”. Molte persone (generalmente dal Subcontinente Indiano) si riferiscono ad essa come “Satar”. Per facilitare le cose userò in questo articolo il termine “`Awra”, Insha’Allah.

L’`Awra di una donna

L’`Awra di una donna può innanzitutto essere suddivisa in due categorie:

1) Durante la preghiera;

2) Al di fuori della preghiera.

L’ultimo punto può essere a sua volta suddiviso in ulteriori sotto-categorie:

a) In isolamento, da sola;

b) Davanti al marito;

c) Davanti a donne musulmane;

d) Davanti ai suoi Mahram maschi (parenti che non può sposare);

e) Davanti a maschi non-Mahram;

f) Davanti a donne non Musulmane;

g) Davanti a maschi Mahram non musulmani.

1) L’`Awra durante la preghiera (Salah):

L’`Awra di una donna mentre esegue la Salah consiste del suo intero corpo, fatta eccezione per il viso, le mani e i piedi. Allah l’Altissimo dice [interpretazione del significato]: “O Figli di Adamo, indossate i vostri bei vestiti in ogni momento e luogo di preghiera” (Sura Al-A’râf, 31).

La maggior parte dei Compagni (Allah sia soddisfatto di tutti loro), i loro seguaci (tabi`un), giuristi ed esegeti del Qur’an hanno dedotto da questo versetto (insieme ad altre prove) l’obbligo di coprire la propria `Awra durante la preghiera. (Si veda: Abu Bakr ibn al-Arabi, Ahkam al-Qur’an, 4/205, Ma’arif al-Qur’an (inglese), 3/565).

Sayyida `A’yshah (che Allah sia soddisfatto di lei) narra che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “Allah non accetta la preghiera di una donna che ha [già avuto] le mestruazioni (ovvero, che abbia raggiunto la pubertà) se non con un copricapo (khimar)“. (Sunan Abu Dawud, n. 641, Sunan Tirmidhi, Sunan Ibn Majah, ed altri).

Il grande giurista Hanafi, Imam al-Haskafi (Allah abbia misericordia di lui) afferma nel suo celebre Durr al-Mukhtar:

“L’`Awra di una donna libera (ovvero che non è una schiava) è il suo intero corpo compresi i capelli, secondo l’opinione corretta, ad eccezione del viso, delle mani e dei piedi”. (Si veda: Radd al-Muhtar, 1/405).

Pertanto, una donna deve coprirsi adeguatamente quando esegue la Salah: va’ coperto tutto tranne il viso, le mani ed i piedi. Il viso deve essere coperto correttamente in modo che nessun capello resti scoperto. Inoltre si deve prestare attenzione a non esporre alcuna parte al di sopra dei polsi e delle caviglie.

Va’ ricordato che l’`Awra durante la Salah dev’essere coperta indipendentemente dal fatto che vi siano o meno altre persone presenti, ed a prescindere dal fatto che si stia eseguendo la Salah al buio o con la luce. (Maraqi al-Falah, 210).

I piedi, secondo l’opinione più corretta, non sono considerati come parte dell’`Awra. Tuttavia, a causa della divergenza di opinioni a riguardo, sarebbe più consigliabile per precauzione coprirli, come spiegheremo in dettaglio più avanti.

Per quanto riguarda la zona sotto il mento, va’ ricordato che il limite del volto, in lunghezza, parte dal punto in cui generalmente iniziano i capelli, fino alla base del mento, e in larghezza essa è la porzione tra i due lobi dell’orecchio. (Maraqi al-Falah, P. 58).

Tenendo a mente questo, è chiaro che la zona sotto il mento non è inclusa nel viso, perciò rientrerebbe nella definizione legale di `Awra e si dovrebbe cercare di coprirla. Comunque, a causa della difficoltà nel coprire questa zona, se una piccola parte si scopre, ciò non dovrebbe costituire un problema.

Infine (per questa sezione), l’`Awra deve essere coperta da prima di cominciare la Salah e deve restare coperta sino al suo completamento. Se un quarto di una arto, parte od organo che bisogna coprire è scoperto prima di iniziare la Salah, allora la Salah non sarà affatto valida sin dall’inizio. Se invece un quarto di un organo che fa parte dell’`Awra viene esposto durante la Salah, allora, se esso rimane scoperto per la durata di tempo che si impiega a recitare “Subhan Allah” tre volte, allora la Salah diverrà invalida; altrimenti, sarà valida. (Si veda: Maraqi al-Falah, P. 242).

Nota: Si dovrebbe consultare un sapiente per quanto riguarda il modo in cui le parti del corpo sono categorizzate e suddivise, questo perché a volte qualcuno potrebbe considerare un organo del corpo come una sola parte, mentre legalmente esso potrebbe essere considerato costituire due parti.

2) L’`Awra al di fuori della preghiera

a) L’`Awra in isolamento, da soli

E’ necessario (wajib) (e raccomandato secondo un’altra opinione) nella scuola Hanafi coprire la propria nudità minima (tra l’ombelico e le ginocchia, sia per gli uomini che per le donne) anche quando si è soli. L’eccezione a questo è quando ve ne sia necessità, come ad esempio per fare una doccia, per espletare i propri bisogni fisiologici, o cambiare i propri abiti. Anche in tali situazioni, è raccomandato ridurre al minimo l’esposizione.

Il Messaggero di Allah (pace e benedizione di Allah su di lui) ha detto: “La modestia è parte della fede (iman)”. (Sahih al-Bukhari & Sahih Muslim).

Ya’la ibn Umayya riporta che il Messaggero di Allah (pace e benedizione di Allah su di lui) ha detto: “In verità Allah è modesto e discreto, ed ama modestia e discrezione. Quando uno di voi fa il bagno si dovrebbe coprire”. (Sunan Abu Dawud, Sunan Nasa’i & Musnad Ahmad). Questo è un comando di raccomandazione quando si è da soli.

Imam al-Haskafi (Allah abbia misericordia di lui) ha detto nel suo Durr al-Mukhtar:

“<E coprire la propria`Awra>, ciò è un obbligo generale anche se si è da soli, secondo l’opinione corretta, a meno che non sia per una ragione valida”.

`Allamah Ibn `Abidin (Allah abbia misericordia di lui) scrive, commentando quanto sopra, nel suo Radd al-Muhtar:

“<L’affermazione di al-Haskafi “Anche quando si è soli”> ovvero: “Al di fuori della preghiera è obbligatorio coprire la propria `Awra di fronte ad altre persone per il consenso dei sapienti, ed anche quando si è da soli secondo l’opinione corretta”.”

Ora, il significato apparente di coprire l’`Awra quando si è da soli al fuori della preghiera (in questo contesto), è di coprire solo ciò che è compreso tra l’ombelico e le ginocchia, in modo tale che anche le donne non debbano coprire altro oltre a questo (quando sono da sole), anche se ciò farebbe parte della loro `Awra di fronte agli altri”.

“<L’affermazione di al-Haskafi “secondo l’opinione più corretta”>: Poiché Allah l’Altissimo, anche se vede colui che è coperto così come vede chi è nudo, Egli vede la persona che non copre la propria nudità abbandonare le buone maniere e vede chi si copre seguire quelle giuste. Queste buone maniere sono (qui) obbligatorie ogni qualvolta vi sia la capacità di esercitarle”.

“<L’affermazione di al-Haskafi “A meno che non via siano valide ragioni”>: Come ad esempio mentre si è in bagno o ci si sta pulendo (istinja)”. (Si veda: Radd al-Muhtar, 1/405, matlab fi satr al- `Awra).

Pertanto (secondo l’opinione più corretta), una donna deve coprirsi tra l’ombelico e le ginocchia (comprese) anche nella sua privacy, fatta eccezione quando vi sia necessità, come per espletare i propri bisogni , farsi la doccia, cambiarsi d’abito, etc.

b) L’`Awra di fronte al marito

In linea di principio è consentito ai coniugi guardare qualsiasi parte del corpo dell’altro/a; pertanto non c’è `Awra di fronte al coniuge (perché ciò sarà esentato dalla regola di coprirsi nella propria privacy a causa di necessità).

Comunque sia, i sapienti affermano che, nonostante sia permesso agli sposi guardare qualsiasi parte del corpo del proprio coniuge, è disdicevole che essi rimangano completamente nudi durante la convivenza. Una coperta od un lenzuolo saranno sufficienti.

Sayyida `A’yshah (che Allah sia soddisfatto di lei) ha detto: “Non ho mai visto le parti intime del Messaggero di Allah (pace e benedizione di Allah su di lui)”. (Sunan Ibn Majah, Hadith n. 662).

c) L’`Awra di fronte a donne musulmane

L’`Awra di una donna di fronte ad altre donne musulmane è la stessa di quella che è l’`Awra di un uomo di fronte ad altri uomini, ovvero dall’ombelico fino alle ginocchia comprese.

Si afferma in al-Hidaya:

“Una donna può vedere di un’altra donna (musulmana) ciò che è permesso ad un uomo vedere di un altro uomo, ciò è dovuto al fatto che essi appartengono allo stesso genere, e l’assenza di desiderio (shahwa) fra di loro, normalmente. Analogamente, a causa della necessità e dell’esigenza di scoprirsi quando sono tra di loro (si veda: al-Marghinani, al-Hidaya, 4/461).

Perciò, una donna deve coprirsi dall’ombelico fino alle ginocchia (comprese) quando è davanti ad altre donne musulmane.

d) L’`Awra davanti ai suoi Mahram (parenti che non può sposare) Musulmani

L’`Awra di una donna di fronte ai suoi Mahram uomini (coloro con cui il matrimonio è permanentemente illecito), come il padre, il fratello, il figlio, lo zio paterno (fratello del padre), lo zio materno (fratello della madre), il suocero, il nipote, i figli del marito (di un altro matrimonio), il genero, etc. consiste della zona compresa fra l’ombelico e le ginocchia (comprese), ed anche lo stomaco e la schiena.

Pertanto sarà permesso ad una donna esporre le seguenti parti del corpo di fronte ai suoi Mahram maschi: testa, capelli, viso, collo, torace, spalle, mani, avambracci e le gambe al di sotto delle ginocchia. Non sarà consentito scoprire lo stomaco, la schiena o qualsiasi parte che si trova tra l’ombelico e le ginocchia. (Si veda: al-Fatawa al-Hindiyya, 5/328 e al-Hidaya, 4/461).

Questa regola si basa sul versetto del Qur’an in Surah An Nur [interpretazione del significato]:

Esse (le donne credenti) non devono mostrare la loro bellezza ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle o alle loro donne”. (Surah an-Nur, 31).

Sarà permesso ad un Mahram anche toccare quelle parti che è permesso scoprire di fronte a lui, a condizione che non vi sia timore di tentazione o desiderio.

Imam al-Quduri (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“Non c’è nulla di sbagliato nel toccare quelle parti che è permesso vedere” (Mukhtasar al-Quduri).

Tuttavia, va’ ricordato che se c’è timore di tentazione (fitna), allora sarà proibito esporre queste parti, anche di fronte ai propri Mahram, e neppure sarà consentito vedere o toccare quelle parti del corpo di un Mahram. (Si veda: al-Lubab fi Sharh al-Kitab, 3/218).

e) L’`Awra di fronte ad uomini non-Mahram

L’`Awra di fronte ai maschi non-Mahram (con i quali dunque il matrimonio è lecito), che includono il cugino, il cognato, lo zio paterno (il marito della sorella del padre), zio materno (il marito della sorella della madre), gli zii del marito, i nipoti del marito etc.) è costituita da tutto il corpo eccetto il viso, le mani e i piedi. E’ simile a quella che è considerato l’`Awra durante la preghiera (Salah).

L’Imam al-Marghinani (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“E’ proibito ad un uomo guardare all’intero corpo di una donna non-Mahram (in ragione dell’essere parte dell’`Awra), eccetto per il suo viso e le sue mani, poiché Allah l’Altissimo dice: “Le donne non devono mostrare le loro bellezze ed ornamenti eccetto ciò che appare di essi” (Surah al-Nur, 31). Sayyiduna `Ali e Sayyiduna Ibn `Abbas (che Allah sia soddisfatto di loro) hanno interpretato questo versetto come riferirsi al viso ed alle mani… Questa è una prova testuale sull’illiceità di guardare i suoi piedi (poiché sono `Awra), ma l’Imam Abu Hanifa (Allah abbia misericordia di lui) ha detto che è permesso guardare i suoi piedi a causa della necessità”. (al-Hidaya, 4/458).

Imam al-Tumurtashi (Allah abbia misericordia di lui) afferma in Tanwir al-Absar:

“L’`Awra di una donna è costituita da tutto il suo corpo tranne il volto, mani e piedi. Tuttavia, le sarà impedito di mostrare il suo viso tra gli uomini a causa del timore di tentazione (fitna)”.

Di conseguenza, l’`Awra di una donna di fronte ad uomini non-Mahram è tutto il suo corpo tranne il volto, le mani ed i piedi.

Bisogna qui notare che vi è differenza tra `Awra e Niqab o Hijab. A causa della mancata distinzione tra i due termini, molte persone diventano vittime di un’errata interpretazione della legge islamica, in un modo o nell’altro.

Il volto, secondo i sapienti, non fa parte dell’`Awra; tuttavia, come abbiamo visto nel testo dell’Imam al-Tumurtashi, sarà necessario coprirlo a causa del timore di tentazione ed incitamento. Ibn `Abidin afferma: “<Ad una giovane donna verrà impedito di esporre il suo volto>, non perché sia parte della sua `Awra, ma piuttosto <per il timore della tentazione>”. (Radd al-Muhtar, 1/406).

Di conseguenza la nostra discussione è solo riguardo l’`Awra, e non l’hijab od il niqab. Per quanto riguarda la regola definitiva riguardo al coprire o meno il volto, lasciamo quest’argomento per un’altra volta.

E’ altresì opportuno ricordare qui che, sebbene la posizione della Fatwa nel Madhhab Hanafi è che i piedi non facciano parte dell’`Awra, vi è un’altra forte opinione (nel Madhhab stesso ed anche secondo altri Madhahib, come quello Shafi`i), in base alla quale essi fanno parte dell’`Awra, e devono essere coperti. Pertanto, giuridicamente, non si compierà peccato a scoprirli, ma sarebbe più opportuno coprirli, come misura precauzionale.

Inoltre (secondo la posizione della Fatwa), è consentito scoprire i piedi solamente fino alle caviglie: tutto ciò che si trova al di sopra delle caviglie è senza dubbio parte dell’`Awra. Molte donne indossano veli, burqa e jilbab che normalmente coprono le caviglie, ma che rivelano la parte delle gambe al di sopra di esse mentre camminano (specialmente se c’è vento, sedendosi o uscendo da un’auto, ecc), commettendo così il peccato di esporre ciò che viene da tutti considerato `Awra.

Pertanto sentiamo il bisogno di sottolineare l’importanza di coprire i piedi: coprire i piedi è importante tanto quanto coprire il volto se non di più, poiché il volto non è considerato parte dell’`Awra, mentre vi è una forte opinione nello stesso Madhhab Hanafi (che è la posizione della Fatwa di altri Madhahib) che invece i piedi ne facciano parte.

Coloro che sostengono con forza e sottolineano la necessità di coprire il volto (non che io mi opponga a loro!) devono anche rendersi conto che i piedi hanno la stessa importanza. A volte, tutta l’enfasi viene posta sul volto, e intanto si vede la donna esporre la zona sopra le caviglie mentre cammina, e non si realizza che viene così commesso un peccato.

f) L’`Awra di fronte a donne non musulmane

L’`Awra di una donna di fronte a donne non musulmane è, in senso stretto, la stessa di quella di fronte ad uomini non-Mahram, ovvero tutto il corpo tranne le mani, il volto e i piedi.

Il versetto della Sura An-Nur che abbiamo precedentemente citato, elenca nel dettaglio la lista di persone oltre alle quali ad una donna non è permesso esporre la sua bellezza. Queste persone (come abbiamo spiegato prima) sono conosciute come i suoi Mahram (parenti che non può sposare). Inoltre, in quel verso Allah l’Onnipotente afferma: “le loro donne” (An-Nur, 31), indicando pertanto che una donna può esporre se stessa solamente alle proprie donne e non ad altre.

Gli esegeti del Qur’an hanno opinioni differenti riguardo l’interpretazione di queste parole di Allah. Imam Fakhr al-Din al-Razi (Allah abbia misericordia di lui) dice:

“Per quanto riguarda la parola di Allah “le loro donne”, ci sono due opinioni.
La prima è che si riferisca a quelle donne che appartengono alla loro stessa religione (din) (cioè le Musulmane). Questa è l’opinione della maggioranza dei predecessori (salaf). Ibn Abbas (Allah sia soddisfatto di lui) afferma: “Non è permesso ad una donna credente/musulmana scoprire se stessa di fronte a donne non musulmane, e le è consentito esporre solo ciò che le è permesso esporre di fronte ad uomini non-Mahram”. Sayyiduna Umar ibn al-Khattab (Allah sia soddisfatto di lui) ha scritto ad Abu Ubaida ibn al-Jarrah (Allah sia soddisfatto di lui) di impedire alle donne non musulmane di entrare nelle aree da bagno (hammam) assieme alle donne musulmane.

La seconda opinione è che essa si riferisca a tutte le donne (cioè, una donna si può scoprire di fronte a tutte le donne). Questa è la posizione adottata, e la posizione dei predecessori si basa su ciò che è superiore (istihbab)”. (Si veda: Tafsir al-Kabir, 8/365).

Come abbiamo visto, l’Imam al-Razi (Allah abbia misericordia di lui) ha adottato la seconda opinione, ovvero che una donna possa scoprirsi di fronte alle donne non musulmane, nella misura di ciò che le è permesso scoprire di fronte ad uomini Mahram.

Tuttavia, molti sapienti hanno scelto la prima opinione, ed è questa è l’opinione adottata dalla Scuola Hanafi. L’Imam al-Haskafi (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“Una donna miscredente è simile ad un uomo non-Mahram secondo l’opinione più corretta. Pertanto, a lei non è permesso vedere il corpo di una donna musulmana”. (Radd al-Muhtar, 6/371).

`Allamah Ibn `Abidin (Allah abbia misericordia di lui) spiega:

“Non è permesso ad una donna musulmana scoprirsi di fronte ad una donna ebrea, cristiana od atea, tranne nel caso ella sia la sua schiava. E’ altresì riprovevole che una donna corrotta (fasiqa) veda il corpo di una donna pia, perché potrebbe descriverne le fattezze agli uomini, perciò ella dovrebbe evitare di togliersi il mantello (jilbab) o il velo (khimar)”. (ibid).

E’ evidente dal testo di Ibn `Abidin, che il motivo principale dell’illiceità di scoprirsi di fronte ad una non Musulmana, è che lei potrebbe descriverne il corpo ad altri uomini. Se si teme ciò anche da parte di una donna Musulmana corrotta, allora si dovrà evitare di scoprirsi anche di fronte a lei.

Dunque, l’`Awra di una donna di fronte a donne non Musulmane è tutto il suo corpo eccetto il suo viso, mani e piedi. Per cui, una donna dovrebbe coprirsi di fronte a donne non-Musulmane ogni qualvolta ragionevolmente possibile. Comunque, i sapienti dicono che se ciò è difficile, allora sarà permesso esporre alcune parti del corpo di fronte a loro.

La regola di coprirsi di fronte a donne non Musulmane non è così rigida come quella per le altre situazioni, poiché innanzitutto vi è una differenza di opinioni tra i sapienti a tale riguardo, e poi, a volte potrebbe essere molto difficile coprirsi di fronte ad altre donne. Il grande esegeta, Imam al-Alusi (che Allah abbia misericordia di lui) dice:

“Quest’opinione (di non coprirsi di fronte a donne non musulmane) è la più appropriata di questi tempi, perché è quasi impossibile coprirsi di fronte a loro”. (Ruh al-Ma`ani).

In conclusione, una donna dovrebbe coprirsi di fronte alle donne non musulmane ogni qualvolta sia ragionevolmente possibile, specialmente quando si teme che esse possano descriverla ad altri uomini. Inoltre, al giorno d’oggi, fitan come quella del lesbismo sono diventate così diffuse che è divenuto necessario per le donne prestare molta attenzione con le donne non musulmane. Comunque, se è difficile coprirsi completamente, allora si potrebbe prendere la concessione di non coprirsi e minimizzarla al minimo.

g) L’`Awra di fronte a Mahram non musulmani

Per quanto riguarda l’`Awra di una donna di fronte ai suoi Mahram che non sono musulmani, come un padre, fratello, figlio, ecc. non musulmani, non ho potuto trovare una regola esplicita sulla questione nella scuola Hanafi.

Tuttavia, sembra che i Mahram non-musulmani siano simili agli altri Mahram nel fatto che una donna può scoprirsi, ad eccezione delle parti comprese dall’ombelico al ginocchio e dello stomaco e della schiena, a condizione che non vi sia alcun timore di tentazione (fitna).

Ci sono due ragioni per questo:

Innanzitutto, il versetto del Qur’an e le affermazioni dei giuristi (fuqaha), sono di carattere generale quando si parla di Mahram. Essi non distinguono tra un Mahram musulmano ed un Mahram non musulmano. Il Qur’an permette ad una donna di scoprirsi (con dei limiti, come spiegato sopra) di fronte a suo padre, fratello, figlio, ecc senza specificare che egli debba essere un Musulmano.

Secondariamente, i giuristi affermano esplicitamente che un Mahram con cui una donna può mettersi in viaggio per l’Hajj include anche un non-Musulmano. L’Imam al-Haskafi (che Allah abbia misericordia di lui) dice:

“Una donna può viaggiare per l’Hajj con il marito o un Mahram, anche se lui (il Mahram) fosse uno schiavo od un non musulmano, o (se è considerato un Mahram) per via di relazioni di allattamento. Egli deve aver raggiunto la pubertà ed essere sano di mente, e un ragazzo che è vicino alla pubertà è come un ragazzo che l’abbia già raggiunta, fatta eccezione per un adoratore del fuoco o una persona immorale e corrotta”.

`Allamah Ibn `Abidin (Allah abbia misericordia di lui) spiega:

“Il motivo per cui non è permesso il viaggio con un Mahram che sia un adoratore del fuoco è che essi (gli adoratori del fuoco) considerano lecito il matrimonio con un parente stretto”. (Radd al-Muhtar, 2/464).

Imam al-Kasani (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

Un Mahram è colui con il quale il matrimonio è permanentemente illecito, indipendentemente dal fatto che questo Mahram sia una persona libera o uno schiavo, poichè la schiavitù non implica che non vi possa essere una parentela stretta (Mahramiyya), ed indipendentemente dal fatto che lui sia un Musulmano, un non Musulmano od un ateo (mushrik), in quanto un Mahram non-musulmano normalmente la salvaguarda, tranne nel caso sia un adoratore del fuoco, perché egli considererà lecito il matrimonio con lei”. (Badai’i al-Sana’i, 2/124)

Si afferma in Fath al-Qadir:

“È lecito per lei viaggiare con tutti i tipi di Mahram tranne che con un adoratore del fuoco, perché egli crede che il matrimonio con lei sia lecito”. (Ibn al-Humam, Fath al-Qadir, 2/422).

Nel Madhhab Shafi`i, abbiamo un testo chiaro che permette di scoprirsi di fronte ad un Mahram non musulmano. Imam Ibn Hajar al-Haytami (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“Non è lecito guardare ciò che si trova tra l’ombelico e il ginocchio in un parente stretto (Mahram); tutto il resto è permesso, purché non vi sia alcun desiderio (shahwah); ed anche se è un non Musulmano, perché lo stretto rapporto di parentela (Mahramiyyah) rende proibito il matrimonio, quindi è come se fossero due maschi o due femmine”. (Tuhfat al-Muhtaj Ala Al-Minhaj).”

Pertanto, sarebbe permesso ad una donna scoprire tutte le parti oltre all’area comprese tra l’ombelico e le ginocchia, allo stomaco ed alla schiena, di fronte ai suoi Mahram non Musulmani, purché siano soddisfatte due condizioni:

1) che non vi sia alcun desiderio (shahwah) né timore di tentazione (fitna), soprattutto ora che viviamo in un’epoca in cui mali come l’incesto tra i non-Musulmani stanno diventando comuni;

2) che il parente stretto non Musulmano non sia tra quelli che credono che sia lecito sposarsi tra parenti stretti;

Infine, prima di accomiatarci, vorrei menzionare tre punti in relazione alla nostra discussione.

In primo luogo va’ ricordato che tutte le parti del corpo che devono essere coperte (nelle varie situazioni descritte sopra), devono essere coperte con vestiti larghi ed opachi. L’abbigliamento non deve essere stretto sul corpo in un modo tale da renderne visibile la figura, né dev’essere trasparente in un modo tale da rendere visibile il colore della pelle. Se non si fa buona attenzione a questo, allora un tale abbigliamento non sarà considerato come una copertura sufficiente dell’`Awra.

Imam al-Haskafi (che Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“L’abbigliamento che è considerato essere sufficientemente coprente è una tale che non sia possibile vedervi attraverso”.

`Allamah Ibn `Abidin (Allah abbia misericordia di lui) spiega:

“<Che non sia possibile vedervi attraverso>, ovvero in una maniera tale che il colore della pelle non possa essere visibile. Questo esclude i vestiti leggeri e altri trasparenti. Tuttavia, se l’abbigliamento è così spesso che il colore della pelle non è visibile, ma è aderente al corpo, allora questo non dovrebbe impedire la validità della Salah. Però, resterà comunque illecito vedere quella parte del corpo”. (Si veda: Radd al-Muhtar ala al-Durr al-Mukhtar, 1/410).

Questo estratto di Ibn `Abidin spiega che se la pelle del corpo diventasse visibile durante la preghiera, la Salah verrebbe invalidata. Invece, dei vestiti stretti non impedirebbero la validità della preghiera, ma è comunque necessario non indossare abiti stretti.

In secondo luogo, in tutte le occasioni precedenti in cui è permesso scoprire ed esporre il corpo, se c’è timore di desiderio (shahwa) da una delle due parti, o vi è timore di tentazione (fitna), allora sarà necessario coprirsi. Una donna può prendere questa decisione da sé stessa in base all’ambiente circostante in cui si trova.

In terzo luogo, sarà consentito scoprire ed esporre le parti dell’`Awra in casi di estremo bisogno e necessità, come ad esempio per un trattamento medico. Comunque, occorrerà prestare attenzione a che ciò sia limitato alla sola parte da curare. Se il trattamento è necessario proprio nelle parti intime, allora sarebbe meglio ricevere le cure da parte di qualcuno dello stesso sesso. Tuttavia, se ciò non fosse possibile, allora sarà consentito ricevere trattamento da da uno specialista del sesso opposto, facendo grande attenzione a seguire le direttive e i consigli della Shari`ah.

`Allamah Ibn `Abidin (che Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“È lecito per un medico di sesso maschile vedere l’area colpita di una donna allo scopo di curarla, a patto che ciò sia limitato alla sola area effettivamente da trattare, poiché la necessità è ristretta solo a ciò che è effettivamente necessario. Se le parti intime necessitano trattamento, allora dovrebbe effettuare il trattamento una donna, poiché vedere qualcuno dello stesso sesso è il male minore”. (Radd al-Muhtar, 5/261).

Quanto sopra costituisce un’esauriente panoramica sull’`Awra di una donna. L’entità dell’`Awra differisce da un caso all’altro e da una persona all’altra. L’intero concetto e idea di fondo a ciò è che l’Islam vuole che i suoi seguaci vivano una vita casta e libera da qualsiasi tipo di corruzione o di immoralità. Questa è la base per ogni società sana e pura. Che Allah ci guidi tutti sulla retta via, e ci renda capaci di seguire le direttive della Shari`ah nella maniera che più piace ad Allah l’Onnipotente.

Ed Allah sa meglio.

[Mufti] Muhammad ibn al-Adam Kawthari

Darul Iftaa, Leicester, UK

  1. ENZO CANTARANO
    24 agosto 2012 alle 19:59

    L’articolo è circostanziato e spEcifico. Non affronta la “nudità” maschile. Vi si parla di schiavi e schiave come se il concetto fosse ancora attuale. Secondo il Nobile Corano, in realtà, lo è così come lo era nelle Scritture cristiane. La “nudità” dello schiavo o della schiava, ovviamente non-musulmano, viene o veniva protetta allo stesso modo di quella del musulamo o della musulmana liberi? I resoconti storici non sembrerebbero confermarlo soprattutto in riferimento alle abitudini dei mercanti sulle coste del Nord Africa (Magreb) per quello che riguarda schiavi cristiani (cioè “Gente del Libro”). Vorrei avere indicazioni circa il concetto di “dignità” umana proprio in relazione alla schiavitù, soprattutto maschile, nell’Islam. Ringrazio per l’attenzione.

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    • 25 agosto 2012 alle 15:37

      Salve,
      -La questione della nudità (`awrah) maschile è molto più semplice: consiste nell’area che va’ dall’ombelico (non compreso) alle ginocchia (incluse), ed è la stessa durante la Salah, in solitudine od in presenza di altre persone.

      -L’`awrah di una schiava (anche di una schiava Musulmana, ipotesi che lei esclude mentre ci sono anche schiavi Musulmani: in primis gli schiavi che accettano l’Islam) è differente da quella di una donna libera. Ma essendo al momento inattuale (non abrogata) non è affrontata in questo articolo, che ha scopi più “pratici”.

      -La questione della schiavitù è giù stata affrontata in queste pagine, alle quali rimandiamo:
      http://islam.forumup.it/viewtopic.php?t=7647&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=&mforum=islam

      "Mi piace"

  2. ma'mun
    16 settembre 2012 alle 15:48

    assalamu 3alaykum,
    ti ringrazio per questo sito che è molto utile.
    mi potresti spiegare meglio cosa vuol dire esattamente, in d) L’`Awra davanti ai suoi Mahram (parenti che non può sposare) Musulmani,

    Pertanto sarà permesso ad una donna esporre le seguenti parti del corpo di fronte ai suoi Mahram maschi: testa, capelli, viso, collo, torace, spalle, mani, avambracci e le gambe al di sotto delle ginocchia. Non sarà consentito scoprire lo stomaco, la schiena o qualsiasi parte che si trova tra l’ombelico e le ginocchia. (Si veda: al-Fatawa al-Hindiyya, 5/328 e al-Hidaya, 4/461).
    non ho capito perchè il torace dovrebbe essere permesso..s’intende che non deve essere coperto in modo da non far vedere le curve della donna ?

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    • 20 settembre 2012 alle 16:28

      Wa ‘alaykum assalam wa rahmatullahi wa barakatuh,

      Sì, significa che in principio non è obbligatorio coprire il torace di fronte ai parenti Mahram Musulmani. Si pensi ad esempio a situazioni come l’allattamento etc., in casi come questi, scoprire il torace di fronte ai parenti Mahram Musulmani non costituirà peccato.
      Ovviamente, se una donna preferisce per maggior pudore coprire comunque della parti che sarebbe pur lecito scoprire, ciò sarà ancora meglio se fatto per pudore etc.

      E Allah sa meglio.
      Wassalam,
      ‘umar

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  3. hamza
    21 luglio 2017 alle 17:47

    Gentile Umar Andrea, apprezzo davvero molto questo suo sito per la competenza e la chiarezza con cui spiega i vari argomenti. A proposito della questione sopra trattata vorrei un chiarimento riguardo a l’awrah di una donna tra marito e moglie. Infatti l’hadith sopra citato di Sayyida `A’yshah (che Allah sia soddisfatto di lei) ha detto: “Non ho mai visto le parti intime del Messaggero di Allah (pace e benedizione di Allah su di lui) e viceversa” vorrei capire se si riferisce soltanto ai genitali oppure anche ai seni.
    Vorrei inoltre un chiarimento riguardo a questa frase che ho letto su un blog: “Salaam brothers. When these delicate issues are raised, a point to consider would be the fact that Islam is the religion of decency, of modesty. I do recall reading in the fiqhs of both Imam Abu Hanifa and Imam Sha’fi (at least) that intercourse is better done at night time due to the fact that it keeps a level of modesty present, under veil of darkness. Also both of these imams agree on the fact it was a prophetic way to have a sheet in between the two whilst they were “occupied”. I do not think that it is wrong to see ur wife naked but i would say that u shouldnt unless u were actually going to have intercourse with her. By this i mean that u shouldnt really make her strip whilst she is going about her chores or wateva”. Infatti qui parla che secondo Abu Hanifa e Shafi, qunidi non due qualsiasi, sarebbe una via profetica avere rapporti di notte o al buio, ma non cita l’hadith alla quale si riferiscono i due Imam…questa è la discussione a cui mi riferivo http://forums.understanding-islam.com/showthread.php?5403-Nude-Spouse&s=b6d5614eb377b74180532943f270bef5.
    Questo naturalmente si ricollega anche alla prima domanda, anche perchè su un altro blog ho letto questo: Q Are husband and wife allowed to look at and touch each other’s private parts or should they do it under cover in the darkness? Il che significa che l’osurità può essere “utilizzata” non solo durante il rapporto ma anche per non vedere. Insomma sono molto confuso, potrebbe darmi un chiarimento? la ringrazio per la cortese attenzione.
    Salam alekum

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    • 22 novembre 2017 alle 23:01

      Wa`alaykumussalam Hamza,

      Mi scuso per il ritardo, mi era sfuggita la notifica del commento.

      Le parti intime di cui si parla sono gli organi genitali, non i seni.

      Le discussioni che riporti riguardano ciò che è migliore e “superiore”, non ciò che sia lecito o meno; tra due persone sposate non è strettamente proibito vedere le parti intime del proprio sposo/a.

      Questo come riassunto di quanto menzionato nelle fatawa degli `Ulama’, nobile categoria cui – a scanso di equivoci – non appartengo.

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  4. Karim
    19 agosto 2018 alle 14:44

    Salve, io volevo chiedere perché so che l’autore è anche amministratore del forum sull’Islam che adesso non trovo più, Cosa è successo? C’era veramente tanto materiale utile…

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