L’Unicità di Dio
L’Unicità di Dio
Di: Shah Waliullah al-Muhaddith al-Dahlawi
Articolo originale: http://www.deoband.org/2010/05/aqida/allah-and-his-attributes/the-unity-of-god/
Tradotto in italiano da Linda Lindt dalla traduzioni inglese di Marcia K. Hermansen
Il principio più basilare di devozione e perno dei suoi vari aspetti è la dottrina dell’Unicità di Dio (Tawhid). Questo perché l’umiltà davanti al Signore dei mondi, che è la più grande virtù per acquisire la felicità suprema, dipende da questo.
Esso è la base della norma intellettuale per [acquisire virtù], che è la più utile delle due norme. Tramite essa, l’uomo è in grado di aiutarsi dedicandosi completamente all’apprendimento dall’Invisibile e a preparare la sua anima a essere collegata ad esso (1), tramite il divenire santificato. Il Profeta (Allah lo benedica e gli dia pace) ci ha informato della sua importanza e del suo essere uno dei tipi di devozione paragonabile al cuore umano, che quando è sano, anche tutto il resto è sano, e quando è corrotto, anche tutto il resto è corrotto.
Egli [ce] ne ha anche indicato l’importanza quando utilizzò la frase su un uomo che morì senza aver associato alcunché a Dio: “Lui è entrato in Paradiso”, o che: “Dio gli ha impedito di andare all’inferno” (2), o che: “non è stato velato dal Paradiso”, ed altre espressioni di questo tipo. Ci ha riportato dal suo Benedetto ed Esaltato Signore, “Chiunque Mi incontrerà [nel Giorno del Giudizio] con tanti peccati da riempire la terra, ma senza aver associato alcunché a Dio, lo incontrerò con una [terra] eguale piena di perdono“ (3).
Devi sapere che ci sono quattro gradi (maratib) di tawhid:
- Il primo è la restrizione dell’esistenza necessaria (wujub al-wujud) a Lui, che Egli sia Esaltato, poiché nessun altro oltre a Lui è Necessario.
- Il secondo è la limitazione della creazione (khalaq) del Trono, dei Cieli, della terra, e del resto delle sostanze a Lui, che sia Lodato. Questi due livelli non sono stati discussi nelle scritture divine, e gli Arabi politeisti, gli ebrei, e i cristiani non erano in disaccordo al riguardo; anzi, il Magnifico Corano afferma che queste premesse erano accettate da loro. (4)
- Il terzo è il restringere la gestione (tabdir) dei Cieli e della terra e di ciò che si trova tra di essi a Lui, che sia Lodato!
- Il quarto è che nessuno oltre a Lui ha il diritto di essere adorato (‘ibadah), e questi due (punti) sono intrecciati e inseparabili a causa di una naturale connessione tra di loro.
Estratto col permesso dell’autore dalla traduzione inglese di “Hujjat Allah al-Balighah “(“The Conclusive Argument from God”), ad opera della Prof. Marcia K. Hermansen
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Note:
- Collegata all’invisibile, tramite il legame con gli angeli.
- E’ riportato sull’autorità di Mu’adh b. Jabal (che Allah sia soddisfatto di lui) che il Messaggero di Allah (Pace e benedizioni di Allah su di lui) chiese: “Mu’adh, sai qual è il diritto di Allah sui Suoi servi?”. Lui (Mu’adh) disse: “Allah e il Suo Apostolo ne sanno di più”. Il Messaggero di Allah rispose: che solo Allah deve essere adorato senza associarGli alcunché”. Il Santo Profeta domandò: “Qual è il loro diritto su di Lui, se mai dovessero averne?” Mu’adh ribadì: “Allah e il Suo Messaggero ne sanno di più”. Il Santo Profeta disse: “Che Allah non li castigherà”. (Sahih Muslim). Ha riportato Anas (che Allah sia soddisfatto di lui): “Sono stato informato che il Profeta (Allah lo benedica e gli dia pace) ha detto a Mu’adh: “Chiunque incontrerà Allah senza averGli associato alcunché nell’adorazione andrà in Paradiso”. Mu’adh chiese al Profeta (Pace e benedizioni su di lui): “Non dovrei forse informare la gente di questa buona notizia?” il Profeta rispose: “No, temo che essi finiscano per dipendere da ciò (in modo assoluto)”. (Sahih al-Bukhari).
- Mishkat al-Masabih, p.494.
- Per esempio il versetto Coranico, “E se chiedi loro: «Chi ha creato i cieli e la terra?», di certo risponderanno: «Li ha creati l’Eccelso, il Sapiente»”. [43:9].