Il 15 di Sha`ban

Il 15 di Sha`ban

 

Alcuni brevi consigli, come riassunto e traduzione dall’articolo “Sha’ban: Merits, Do’s, and Dont’s“, di Mufti Taqi Usmani:

La notte del 15 di Sha`ban:

“Nel calendario islamico, la notte di un giorno, è quella che lo precede. Per cui , la notte del 15 di Sha`ban è quella tra il 14 ed il 15.

La notte del 15 di Sha`ban è nota come Laylatul-bara’ah: la notte della liberazione dell’inferno: vi sono diversi ahadith del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) che provano il suo essere una notte meritoria in cui gli uomini ricevono una speciale misericordia divina.

Per celebrare la Notte di Bara’ah, bisognerebbe restare svegli in questa notte il più possibile, o, ancora meglio, trascorrere tutta la notte in adorazione e preghiera. Ma se ciò non è possibile per una ragione o per l’altra, si può scegliere una certa parte della notte, preferibilmente della sua seconda metà, ed eseguire i seguenti atti di adorazione:

(a) Salah. L’atto migliore da eseguire in questa notte è la Salah. Non vi è un numero di Rak’at in particolare, ma preferibilmente non dovrebbero essere meno di otto, ed è consigliabile che ogni parte della Salah (come qiyam, ruku’ e sajdah) siano più lunghi del solito, e durante la Salah andrebbero recitate le più lunghe Sure del Santo Qur’an che si siano memorizzate. Se non si ricordano Sure lunghe, si possono recitare più Sure brevi per ogni rak’ah.

(b) Tilawa. La recitazione del Santo Qur’an è un altro atto di adorazione molto benefico in questa notte. Dopo aver eseguito la Salah, o in qualsiasi altro momento, si dovrebbe recitare il più possibile del Santo Qur’an.

(c) Dhikr. Si dovrebbe anche eseguire del dhikr (recitazione del nome di Allah) in questa notte.

Si dovrebbero recitare in più possibile Salah (durood) sul Profeta Muhammad, Sall-Allahu `alayhi wa sallam. Il dhikr può anche essere eseguito camminando, da coricati sul letto e durante le altre ore di lavoro o di tempo libero.

(d) Du`a’. Il miglior beneficio che si può ricavare dalle benedizioni di questa notte è nelle invocazioni e nelle suppliche: si spera che tutte le invocazioni fatte in questa notte verranno accettate dal nostro Signore, insha’Allah. L’invocazione in sé stessa è un ‘Ibadah [atto d’adorazione], ed Allah l’Onnipotente dà una ricompensa per ogni invocazione, assieme alla soddisfazione dei bisogni del supplicante. Se anche ciò per cui si è pregato non si è raggiunto, non si può venir privati della ricompensa dell’invocazione, che talvolta è persino più preziosa dei benefici mondani per cui ci si sforza. Le invocazioni e le suppliche rafforzano anche la propria relazione con Allah l’Onnipotente, e questo è lo scopo principale di ogni genere e tipo di adorazione.

Si può pregare per qualunque cosa si desideri, ma le migliori suppliche sono quelle eseguite dal Profeta Muhammad,  Sall-Allahu `alayhi wa sallam: esse sono così globali ed omnicomprensive, che tutti i bisogni umani, di questo mondo e dell’Aldilà, sono pienamente  compresi nelle eloquenti formule ivi usate. Di fatto, la maggior parte delle invocazioni profetiche sono talmente profonde che l’umana immaginazione può difficilmente uguagliare la loro grandezza. 

Sono disponibili diversi libri in varie lingue, che offrono queste invocazioni profetiche, e bisognerebbe pregare Allah l’Onnipotente in base ad esse, sia recitandone il testo originale in arabo, sia rendendone il significato nella propria lingua.

(e) Vi sono alcune persone che per qualche ragione – come malattia, debolezza o l’essere impegnati in qualche altra attività necessaria – non possono eseguire alcuna Salah o recitazione extra: anche queste persone non dovrebbero privarsi completamente delle benedizioni di questa notte: dovrebbero eseguire le seguenti azioni: 

(i) Eseguire la Salah di Maghrib, ‘Isha’ e Fajr inJama’ah in moschea, o nelle loro case se sono malati.

(ii) Dovrebbero continuare a fare dhikr in qualsiasi condizione essi si trovino finché non vanno a dormire.

(iii) Dovrebbero pregare Allah per il loro perdono e gli altri loro obiettivi. Si può fare ciò anche nel proprio letto.

(iv) Le donne nel loro periodo non possono eseguire la salah, né possono recitare il Qur’an, ma possono recitare qualsiasi dhikr, tasbeeh, durood sharif e pregare Allah per qualunque cosa desiderino, in qualsiasi lingua vogliano; e possono pure recitare le invocazioni in arabo riportate nel Qur’an o negli  hadith con l’intenzione di invocazione (e non con l’intenzione di recitazione).

(v) In base ad un hadith, che è relativamente meno autentico, il Profeta Muhammad, Sall-Allahu `alayhi wa sallam, in questa notte si recò presso il cimitero di Baqi’,  dove pregò per i Musulmani lì sepolti. Su questa base, alcuni tra i fuqaha hanno ritenuto mustahabb (consigliabile) recarsi in questa notte al cimitero dei Musulmani e recitare la Fatihah o qualunque altra parte del Qur’an, e pregare per i morti. Ma ciò non è né obbligatorio né andrebbe fatto regolarmente come se si trattasse di un atto obbligatorio”.

Il digiuno del 15 di Sha`ban:

“Il giorno immediatamente successivo alla Notte di Bara’ah, ovvero il 15 di Sha`ban, è mustahabb (consigliabile) digiunare. Si riporta che il Profeta Muhammad, Sall-Allahu `alayhi wa sallam, abbia raccomandato con enfasi tale digiuno. Sebbene i sapienti di hadith abbiano alcuni dubbi nell’autenticità di questo hadith, i digiuni nella prima metà di Sha`ban hanno meriti speciali, ed il Profeta Muhammad, Sall-Allahu `alayhi wa sallam, era solito digiunare per la maggior parte dei giorni in Sha`ban. Inoltre, un gran numero dei predecessori (salaf) della Ummah hanno osservato il digiuno del 15 di Sha`ban: tale pratica costante indica che hanno accettato come autentici i relativi ahadith.

Perciò, è consigliabile digiunare il 15 di Sha`ban come digiuno opzionale (nafl). Si può anche tenere un digiuno qada in questo giorno, e si spera che si possa beneficiare anche dei meriti di questo digiuno”.

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