Archivio

Posts Tagged ‘Sunnah’

I Diritti del Profeta Sallallahu `alayhi wa sallam Su di TE!

14 aprile 2015 Lascia un commento

La Ummah del Profeta Muhammad (sallallahu `alayhi wa sallam)

Di: Shaykh Abd
Da: http://www.ashrafiya.com/2010/11/09/ummah-of-prophet-muhammad/

`Arif billah Dr. Abdul Hayy Arifi (Allah abbia misericordia di lui) ha detto:

“Tu fai parte della Ummah dell’amato di Allah, il Profeta Muhammad (sallallahu `alayhi wa sallam).

Allora, quali diritti del suo (sallallahu `alayhi wa sallam) amore e rispetto stai soddisfando?

Quanto è grande nel tuo cuore il desiderio e l’entusiasmo di seguirlo?

Segui la sua Sunnah nel tuo aspetto, vestiario, vita quotidiana e relazioni?

[“Ahmeyet e ramadhan“, pagina 33]

La Necessità di Seguire la Sunnah in Ogni Questione

Alhamdulillah, abbiamo finalmente completato la traduzione dell’introduzione a “As-Shama’il al-Kubra – The Sublime Conduct of Nabi (sallallahu `alayhi wa sallam)“, di: Mufti Muhammad Irshad Ahmad Qasimi, che spiega magistralmente l’importanza di seguire la Sunnah del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) in ogni questione.

L’introduzione si compone delle seguenti sezioni:

  • L’Importanza della Sublime Condotta del Nabi (sallallahu `alayhi wa sallam)
  • Il Significato della Sunnah alla luce del Nobile Qur’an
  • Il Significato dell’Aderire alla Sunnah alla Luce degli Ahadith
  • Le Maledizioni di Allah (tabaraka wa ta`ala) e del Nabi (sallallahu `alayhi wa sallam) Su Chi Abbandona la Sunnah
  • Il Significato dell’Aderire alla Sunnah nell’Opinione dei Pii Predecessori
La traduzione completa è disponibile al seguente link:

La Necessità di Seguire la Sunnah in Ogni Questione

 

Insha’Allah sarà presto pronta anche una versione in PDF.

Il Numero di Unità delle Cinque Preghiere Obbligatorie e delle Preghiere Sunnah ad Esse Collegate

Il Numero di Unità (raka`at) delle Cinque Preghiere Obbligatorie (Salawat Fard)

e delle Preghiere Sunnah ad Esse Collegate

(nel Madhhab Hanafi)

La seguente tabella mostra il numero delle unità (raka`at) delle cinque preghiere quotidiane obbligatorie (Salawat Fard) e delle preghiere supererogatorie (Salawat Sunnah) ad esse collegate:

-Al centro, in rosso, il numero delle unità delle Salawat Fard;

-Alla loro sinistra, il numero delle unità di Salawat Fard (Mu’akkadah e ghayr-Mu’akkadah) da eseguire prima di esse;

-Alla loro destra, il numero delle unità di Salawat Fard (Mu’akkadah e ghayr-Mu’akkadah) da eseguire dopo di esse.

Salah:

Sunnah Nafl

(Super- erogatoria)

Sunnah Mu’akkadah

(Sunnah Enfatizzata)

Fard

(Obbligatorio)

Sunnah Mu’akkadah

(Sunnah Enfatizzata)

Sunnah Nafl

(Super- erogatorio)

Wajib

(Necessario)

Fajr

2

2

Zuhr

4

4

2

(4 dopo Salah al-Jumu`ah)

2

`Asr

4

4

Maghrib

3

2

6

(in serie da 2-2-2)

`Isha’

4

4

2

4

3

(Witr

Fonti:

Maulana Talha Desai, Studente Darul Iftaa Madrasa Inaa’miyyah – http://www.central-mosque.com/fiqh/sunmoakkidah.htm

Shaykh Sohail Hanif – The Sunna Prayers Related to the Obligatory Prayers: A Detailed Exposition – http://qa.sunnipath.com/issue_view.asp?HD=1&ID=1226&CATE=4

Momenti in cui è Haram (proibito) pregare qualunque Salah o fare Sajdah at-Tilawah:

-Dall’inizio del sorgere del sole sino a circa 10-15 minuti dopo.

-Durante Istiwaa ashShams: quando è il sole è nel punto più alto (Zenith): circa i 5-10 minuti prima dell’orario di entrata di Salah azZuhr.

-Da circa 15-20 minuti prima del tramonto del sole fino al tramonto compreso.

Momenti in cui è Makruh (riprovevole) pregare (sono permesse solo Qada (recupero) di Salah perse e Sajdah at-Tilawah (prostrazione delle recitazione)):

-Dopo aver pregato Salah al-Fajr fino al sorgere del sole

-Dopo aver pregato Salah al-`Asr fino al tramonto del sole.

Fonti:

Mufti Husain Kadodiahttp://www.sunniforum.com/forum/showthread.php?37878-Prohibited-disliked-times-for-qadha-prayers&p=319257&viewfull=1#post319257

Maulana Muhammad Ravat – Time of Salah – http://www.muftisays.com/viewarticle.php?article=salahtimes

Mufti Ebrahim Desaihttp://www.askimam.org/fatwa/fatwa.php?askid=55b0553e90e411ae1c45e14fc320e96d

Mufti Abdurrahman Ibn Yusuf Mangera – Zawal Time – http://qa.sunnipath.com/issue_view.asp?HD=1&ID=3798&CATE=98

Per il significato di termini come Fard, Wajib, Sunnah Mu’akkadah, Sunnah ghayr-Mu’akkadah, Nafl, Makruh ed Haram, si veda:

La Classificazione delle Regole della Shari`ah

Amare il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) – IV Parte

1 dicembre 2010 Lascia un commento

Amare il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) – IV Parte

 
Di Shaykh Zulfiqar Ahmad al-Mujaddidi

Da: http://www.tasawwuf.org/writings/love_prophet/loving_messenger.htm

Traduzione a cura di `Umar Andrea Lazzaro.

Vai alla prima parte

Vai alla seconda parte – 

Vai alla terza parte

Ragione 4: Favori del Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam)

 

L’uomo è schiavo dei favori [fattigli] (detto)

L’uomo è debole e dipendente da favori e gentilezze. Sorprende pensare quanto la nazione musulmana debba al Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam).

Prova 1

Allah SubhanaHu wa Ta`ala dice nel Santo Qur’an:

Ora vi è giunto un Messaggero scelto tra voi; gli è gravosa la pena che soffrite, brama il vostro bene, è dolce e misericordioso verso i credenti” – Qur’an, IX, 128.

Prova 2

Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha detto:

In verità io sono il distributore, mentre è Allah Colui che dà“.

Qualsiasi benedizione e favore il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) riceveva da Allah (SubhanaHu wa Ta`ala), li distribuiva immediatamente tra i Sahabah (radiyallahu `anhum). In un hadith, il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha detto:

Ogni cosa che Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha messo nel mio cuore, io l’ho messa nel cuore di Abu Bakr“.

Prova 3

Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) rimaneva in preghiera tutte le notti, pregando e piangendo per la sua comunità disobbediente, tanto a lungo che i suoi piedi si gonfiavano. Hadrat Aishah Siddiqa (radiyallahu `anha), la moglie del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) riporta che una notte il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ripetè continuamente il seguente versetto:

Se li punisci, in verità sono servi Tuoi; se li perdoni, in verità Tu sei l’Eccelso, il Saggio” – Qur’an, V, 118

Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) disse: “O gente, voi state correndo verso l’Inferno, mentre io vi sto disperatamente tirando indietro”. Il Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) visse la sua vita in maniera simile a Hadrat Nuh (`alayhi assalam), quando questi disse ad Allah:

In verità ho chiamato la mia gente ad Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) giorno e notte
 
Prova 4

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) diede al Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) la consegna di cinquanta preghiere in occasione dell’Ascensione (Mi`raj), ma il Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) fece appello di indulgenza, per incoraggiamento di Hadrat Musa (`alayhi assalam), che sapeva che i Musulmani non sarebbero stati capaci di adempiere a tale gravosa richiesta. Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) continuò ad implorare Allah SubhanaHu wa Ta`ala, finchè il numero delle preghiere fu ridotto a cinque, e allora Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) disse: “Mio amato, la tua comunità osserverà cinque preghiere, ma io darò loro la ricompensa di cinquanta”. Questa grande riduzione nel numero delle preghiere è un’enorme benedizione di cui i Musulmani godono per il favore del loro Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam).

Prova 5

E’ riportato negli ahadith che il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha pregato durante l’Hajj per la sua comunità disobbediente, ha pregato Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) di perdonare i peccati della sua comunità, anche se dovessero violare i diritti di Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) (huquq Allah) ed i diritti dell’umanità (huquq al-`ibad). Allah SubhanaHu wa Ta`ala accettò la prima metà di questa preghiera ed Egli perciò perdona i pellegrini per gli huquq Allah che non fossero capaci di adempiere o in cui fossero mancanti; ma gli huquq al-`ibad avrebbero dovuti essere affrontati su base individuale con la persona i cui diritti fossero stati violati.
Dopo aver completato i riti ad Arafat, il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) andò a Muzdalifa ed implorò Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) usando la stessa preghiera: “O Allah, rendi l’umanità così felice delle Tue benedizioni che le persone si perdonino l’un l’altra”. Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) accettò questa preghiera è disse: “O mio amato, io perdonerò [la violazione] dei Miei diritti a chiunque venga all’Hajj, e renderò la tua comunità così soddisfatta delle Mie misericordie e benedizioni, che le persone si perdoneranno l’un l’altro i loro diritti [violati]”. Questa è un altro grandissimo favore del Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) sulla sua comunità immeritevole.

Prova 6

In un’occasione, il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) pianse a lungo durante la preghiera, pregando per il perdono della sua comunità. Allah rispose:

Il tuo Signore ti darà [in abbondanza] e ne sarai soddisfatto” – Qur’an, XCIII, 5.

Quando questo versetto fu rivelato, il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) disse: “Non sarò soddisfatto finchè l’ultimo della mia comunità non entrerà in Paradiso”.

Prova 7

 
Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) disse ai suoi Sahabah (radiyallahu `anhum) che a tutti i Profeti fu garantito il permesso di fare una supplica che sarebbe stata esaudita esattamente nel modo in cui fosse stata chiesta, e tutti i Profeti usarono le loro suppliche durante la loro vita. I Sahabah (radiyallahu `anhum) chiesero al Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) se egli avesse chiesto qualcosa al Suo Signore, ed il Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) rispose di no, e aggiunse: “Ho conservato la mia richiesta per il Giorno del Giudizio. Supplicherò quando la mia nazione sarà presentata di fronte ad Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) e continuerò a supplicare finché fino all’ultimo membro della mia comunità sarà entrato in Paradiso”.

Non sarei stupito se per il tuo amore
i peccati della tua comunità fossero contati come atti di obbedienza,
I crimini della tua comunità fossero considerati così preziosi,
che il più infimo della tua comunità fosse sommerso di mille benedizioni.

Avere un intenso amore per il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) sembra ovvio ed obbligatorio, viste le summenzionate prove che dimostrano che ogni Musulmano è immerso nei suoi favori. Tutti gli aspetti della muhabbah sono presenti nel Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam), ma già soltanto l’elemento dell’intercessione renderebbe la muhabbah per lui assolutamente necessario. Un credente ama il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) più della propria vita, e come Musulmani, moriamo dalla voglia della sua intercessione.

-FINE, wa al-HamduliLlahi Rabbi-l-`alamin, wa as-Salatu wa as-Salamu `ala Sayyidi-l-Mursalin, Habibullah, RasuliLlah Sayyidina Muhammad-<!– –>

Amare il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) – III Parte

29 agosto 2010 Lascia un commento
 

Amare il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) – III Parte

 
Di Shaykh Zulfiqar Ahmad al-Mujaddidi

Da: http://www.tasawwuf.org/writings/love_prophet/loving_messenger.htm

Traduzione a cura di `Umar Andrea Lazzaro.

Vai alla prima parte

Vai alla seconda parte – 

Ragione 3: Grandezza del Messaggero di Allah

L’intercessione del Profeta(sallallahu `alayhi wa sallam) per i credenti nel Giorno del Giudizio costituisce un’altra ragione ancora per cui ogni Musulmano dovrebbe amarlo. Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha raggiunto le profondità interiori ed esteriori del carattere umano, e questa è una delle ragioni per cui Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ne ha fatto il suo prediletto.

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha detto:

La grazia di Allah è immensa su di te” (4; 113)

Prova 1

Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha detto:

Ascoltate attentamente! Non mi inorgoglisco d’arroganza dell’essere il prediletto di Allah (SubhanaHu wa Ta`ala). Lo stendardo di Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) sarà nelle miei mani nel Giorno del Giudizio, e dietro staranno il Profeta Adamo (`alayhi salam) e tutti gli altri Profeti (`alayhim salam). Sarò il primo ad intercedere, e la mia intercessione sarà la prima ad essere accettata. Io, il bisognoso della mia nazione, sarò il primo ad entrare in Paradiso. Sono più vicino ad Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) dei primi e degli ultimi“.

Prova 2

Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha detto:

Sono l’ultimo dei profeti, e non vi sarà alcun profeta dopo di me”.

Così come l’ospite d’onore è l’ultimo a fare il suo ingresso, il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) è stato l’ultimo ad adornare questo mondo con la sua nobile presenza.
Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha anche detto:

Io e l‘Ultimo Giorno siamo uniti come le due dita di una mano”. L’incontro è programmato per concludersi dopo la comparsa dell’ospite d’onore, e similmente, anche la creazione è destinata a concludersi dopo l’arrivo del Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam). Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) è il maggiore tra i Profeti, il suo Libro il più importante tra i Libri, e la sua comunità è la migliore tra le nazioni“.

Prova 3

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha ricevuto il Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) nei cieli durante l’Ascesa (Mi`raj) e gli ha mostrato i Suoi tesori. E’ lì che Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) stesso sì è rivelato al Suo nobile Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam), un privilegio che era stato negato ad Hadrat Musa (`alayhi salam) quando egli aveva chiesto di vedere Allah (SubhanaHu wa Ta`ala).

Rivelò al Suo servo ciò che rivelò” (53, 10)

Prova 4

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) si è rivolto al Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) con il titolo di HabibuLlah, l’appellativo di valore più elevato nel regno di Allah, più elevato persino di Kalimullah [1], Khalilullah [2] o Ruhullah [3].

La bellezza di Yusuf – il soffio di Isa – la luminosità nel palmo di Musa,
Tutto ciò si trova combinato assieme in te
.

Prova 5

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha dato il titolo di Nabi Ummi (Profeta Illetterato) al Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam). Il Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) non si sedette mai come studente od apprendista di qualcun altro; infatti, l’insegnante del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) è stato lo stesso Creatore dell’universo.

E ti ha insegnato ciò che non sapevi, e grande è la grazia di Allah su di te“. (4, 113)

Un poeta ha composto questi versi:

Ciò che i filosofi non sono stati in grado di afferrare e gli intellettuali non hanno dipanato,
L’avvolto nel nero vestito ha risolto in un momento.

Prova 6

Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) è stato inviato per insegnare all’umanità il buon carattere. Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) dice nel Santo Qur’an:

E in verità di un‘immensa grandezza è il tuo carattere“. (68, 4)

Il carattere superiore del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) portò alla rivoluzione dell’Islam in solamente dieci anni. I nostri sapienti (`ulama’) hanno scritto che il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha conquistato Makkah e Madinah con il miglior carattere. Il mondo può facilmente combattere la spada, ma non può resistere ad un carattere impeccabile come quello del Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) e dei suoi Compagni (Sahabah – radiyallahu `anhum).

Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) è stato una misericordia per l’umanità:

Chi altri nasconderebbe il peccatore con la sua veste benedetta?
Chi pregherebbe per coloro dai quali è stato ferito? [4]
Come la storia potrebbe chiamarlo, se non misericordia?

Prova 7

I primi Profeti furono inviati a varie nazioni, ma il Messaggero di Allah (pbsl) è stato inviato per tutto il creato. Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha detto:

Non ti abbiamo mandato se non come nunzio ed ammonitore per tutta l‘umanità”.

Il seguente poema è straordinariamente denso:

Raggiungendo apici estremi con il tuo splendore,
La tua squisita bellezza allontana ogni oscurità.
Tutte le tue caratteristiche sono divenute bellissime,
Pace su di te e sulla tua famiglia

Note:
[1] “Colui che parlo ad Allah” – Hadrat Musa (`alayhi salam)
[2] “L’Amico di Allah” – Hadrat Ibrahim (`alayhi salam)
[3] “Lo Spirito di Allah” – Hadrat Isa (`alayhi salam)
[4] Il riferimento è all’incidente di Taif, quando egli (sallallahu `alayhi wa sallam) fu cacciato fuori dalla città a sassate dai bambini.

Vai alla quarta parte

Studiare da soli Bukhari e Muslim?

Consiglierebbe di studiare da soli le raccolte di ahadith di Bukhari e Muslim?

 

Di: © Shaykh Nuh Ha Mim Keller 1995
Da: http://www.masud.co.uk/ISLAM/nuh/studyh.htm
Traduzione a cura di `Umar Andrea Lazzaro a partire da una precedente traduzione della sorella Aygul Elena Renier

Ogni Musulmano può trarre beneficio – da solo od insieme ad altri – dalla lettura degli ahadith raccolti da al-Bukhari e Muslim. Ma per quanto riguarda lo studio degli ahadith, lo Shaykh Shuayb al-Arnaut, con cui io e mia moglie stiamo attualmente studiando “Tadrib al-rawi” dell’Imam Suyuti, sottolinea che la scienza degli ahadith è legata ad una letteratura vasta e complessa, un mare immenso di informazioni che richiede l’aiuto di un pilota per navigare, altrimenti si è destinati a naufragare. A questo riguardo, Shaykh Shuayb ci ha detto una volta: “Chi non ha uno shaykh, il Diavolo è il suo shaykh, in qualsiasi disciplina islamica”.
In altre parole, ci sono benefici che il Musulmano comune può aspettarsi dalla lettura personale degli ahadith, e benefici che non può aspettarsi, a meno che egli non utilizzi e sia istruito in altre opere letterarie, in particolare i commentari classici che spiegano i significati degli ahadith e la loro relazione con l’Islam nel suo complesso.

I benefici che possono derivare dalla lettura delle raccolte di Bukhari e Muslim sono molteplici: la conoscenza generale di elementi fondamentali come la fede in Allah (SWT), lo statuto profetico del Profeta Muhammad (Allah lo benedica e gli dia la pace), il Giorno del Giudizio e così via; le prescrizioni morali generali dell’Islam di compiere il bene, evitare il male, eseguire la preghiera, digiunare nel mese di Ramadan, et cetera. Le collezioni di ahadith contengono anche molti altri interessanti elementi, come le grandi ricompense per atti di adorazione come la preghiera supererogatoria di metà mattina (duha), la preghiera della veglia notturna (tahajjud), il digiuno il lunedì e il giovedì, l’elemosina volontaria, e così via. Chiunque legga queste cose e le metta in pratica nella sua vita, avrà una resa enorme dalla lettura dei libri di ahadith, e ancora di più se l’intenzione è quella di perfezionarsi imitando i nobili tratti caratteriali del Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace). Chiunque impari e segua l’esempio profetico in queste cose, avrà trionfato in questo mondo e nell’Altro.

Ciò che non si deve sperare leggendo gli ahadith (senza l’istruzione personale da parte di uno Shaykh per un certo periodo), sono due cose: di diventare un `Alim, un sapiente dell’Islam, e di dedurre Fiqh (giurisprudenza islamica) dagli ahadith su particolari della pratica della Shari`ah.

Senza una mano che lo guidi, il lettore non istruito fraintenderà molti degli ahadith che legge, e questi errori, se assimilati senza essere corretti, potranno sommarsi finché diventerà impossibile liberarsene, figuriamoci diventare un sapiente.
Una tale persona è particolarmente facile preda di moderni movimenti settari dei nostri tempi, che si manifestano in veste neo-ortodossa, che sono ben finanziati e diffusi, e citano il Qur’an e gli ahadith ai disinformati per argomentare la fondatezza della convinzione fondamentale di tutte le sette deviate sin dalla nascita dell’Islam, ovvero, che soltanto loro sono i veri Musulmani. Tali movimenti possono ad esempio citare l’hadith ben autenticato (hasan) trasmesso da ‘A`isha (Allah sia soddisfatto di lei) da Hakim at-Tirmidhi, secondo cui il Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) disse: “Lo shirk (politeismo) è più nascosto nella mia Ummah di una formica che avanza attraversando un grosso sasso liscio in una notte nera…” (Nawadir al-Usul fi marifa ahadith ar-Rasul. Istanbul 1294/1877. Ristam. Beirut: Dar Sadir, n.d., 399).

Questo hadith è stato utilizzato da diverse sette a partire dai tempi del movimento Wahhabita storico fino ad oggi, per convincere la gente comune che la maggioranza dei Musulmani potrebbero in realtà non essere affatto Musulmani, ma mushrikin (politeisti), e che coloro che non aderiscono alle idee dei loro shuyukh possano essere considerati al di fuori dell’Islam.

In risposta, i sapienti tradizionali indicano che le parole “fi Ummati“, “nella mia Ummah” che si trovano nell’hadith indicano palesemente che ciò che qui viene inteso è lo shirk minore costituito da certi peccati che, sebbene seri, non comportano categoricamente la miscredenza. Infatti, la parola shirk (politeismo) ha due significati. Il primo è il politeismo maggiore dell’adorare altri insieme ad Allah (SWT), riguardo al quale Allah (SWT) dice nella Surah “An-Nisa“: “In verità Allah non perdona che Gli si associ alcunché; ma, all’infuori di ciò, perdona chi vuole”. (Qur’an IV, 48), e questo è lo shirk della miscredenza.
Il secondo è il politeismo minore e consiste in peccati che comportano ‘mancanze’ nel proprio Tawhid (la conoscenza dell’Unità divina), ma non comportano l’abbandono dell’Islam. Alcuni esempi includono l’affetto verso qualcuno per amore di un’azione sbagliata (considerato shirk perché in tal modo si spera di beneficiare di qualcosa in cui Allah (SWT) non ha posto alcun beneficio); disprezzare qualcuno per qualcosa di giusto (considerato shirk poiché considera dannoso ciò in cui Allah (SWT) ha riposto beneficio); il peccato di vantarsi degli atti d’adorazione, come è menzionato nell’hadith sahih (rigorosamente autentico) secondo cui il Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) disse: “La minima parte di vanto in un’opera buona è shirk” (al-Mustadrak ala al-Sahihayn. 4 vols. Hyderabad, 1334/1916. Ristam. (con l’indice vol. 5). Beirut: Dar al-Marifa, n.d.,1.4). Tali peccati non pongono una persona al di fuori dell’Islam, sebbene costituiscano disobbedienza e dimostrino una mancanza di fede (Iman).

I sapienti dicono che è appunto lo shirk minore di tali peccati, quello che è inteso da quell’hadith, perché se si intendesse lo shirk maggiore della miscredenza, il Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) non si sarebbe riferito a tali individui come presenti nella “sua Ummah”, visto che la miscredenza (kufr) è separata e distinta dall’Islam, e necessariamente al di fuori di esso. Questo è confermato anche da un’altra versione dell’hadith trasmessa da Abu Bakr (r) (Nawadir al-Usul, 397), che ha il termine “fikum” – ovvero “tra voi” – al posto delle parole “nella mia Ummah”, quindi un richiamo diretto ai Sahabah (Allah sia soddisfatto di tutti loro), cioè i Compagni del Profeta, nessuno dei quali era un “mushrik” (idolatra), per consenso unanime (ijma`) di tutti i sapienti Musulmani. Per quanto riguarda i peccati dello shirk minore, non è un mistero per nessuno il perchè il loro essere nascosti è paragonato nell’hadith all'”avanzamento impercettibile di formiche attraverso un grosso sasso liscio in una notte nera”; ovvero, per via della subdolezza dei motivi umani, e la facilità con la quale gli esseri umani possono ingannarsi da soli.

Similmente, al-Bukhari riporta che il Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) disse: “In verità, seguirete le vie di coloro che furono prima di voi, spanna per spanna, cubito per cubito, finché, se dovessero entrare in un nido di lucertole, voi li seguireste”. Noi [i Sahabah] dicemmo: “O Messaggero di Allah, gli Ebrei e i Cristiani?”, ed egli disse: “Chi altro?” (Sahih al-Bukhari. 9 vols. Cairo 1313/1895. Ristam. (9 vols. in 3). Beirut: Dar al-Jil, n.d., 9.126: 7320).

Anche questo hadith è utilizzato dai movimenti moderni che pretendono di mettere in atto il “ritorno al Qur’an ed alla Sunnah”, per insinuare che questo hadith intenda la maggioranza dei comuni Musulmani Sunniti che seguono l’`Aqidah (i principi della fede, la dottrina) od il Fiqh (giurisprudenza) degli Imam sunniti ortodossi tradizionali (le opere classiche dei quali raramente corrispondono alle loro idee), mentre al contrario ci sono molte prove del fatto che la maggioranza ortodossa della Ummah è divinamente protetta dall’errore, come ad esempio l’hadith sahih riportato da al-Hakim secondo cui “la mano di Allah è sul gruppo, e chiunque diverga da loro, diverge verso l’Inferno” (Al-Mustadrak, 1.116). Tali ahadith dimostrano che versetti coranici quali: “Se obbedisci alla maggior parte di quelli che sono sulla terra, ti allontaneranno dal sentiero di Allah” (Qur’an VI, 116) non si riferiscono a coloro che seguono la sapienza islamica tradizionale (i cui sapienti non sono mai stati la maggioranza di coloro che popolano la terra), bensì alla maggioranza non-musulmana dell’umanità.

E’ più appropriato considerare le parole degli ahadith sopracitati sul seguire gli Ebrei e i Cristiani come riferite, nei nostri tempi, a quei Musulmani che copiano l’Occidente in tutti gli aspetti -razionali ed irrazionali- della loro vita, fino al punto di costruire banche in città Musulmane e luoghi sacri prima d’ora mai toccati dall’usura (riba) a livello istituzionale, sin dai tempi precedenti all’Islam. Oppure come riferite a coloro che promuovono ideologie settarie che portano la divisione travestendosi da movimenti ‘riformatori’, così come fecero gli Ebrei e i Cristiani nelle loro rispettive religioni.

La sapienza tradizionale è protetta da tale sviamento attraverso la conoscenza autentica che ha preservato, tramandandola da maestro vivente a maestro vivente, in una sequenza ininterrotta che risale fino al Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace). Per tornare alla nostra domanda, senza un tale processo di controllo qualitativo, il lettore di ahadith non assistito non può sperare di diventare una sorta di “`Alim fatto in casa”, emettendo fatawa (responsi giuridici) sulla base soltanto di ciò che trova nelle raccolte di Bukhari e Muslim, poiché in realtà gli ahadith sahih relativi a questioni legali islamiche non si trovano affatto soltanto in queste due opere, ma in un gran numero di altre, che coloro che promulgano sentenze su tali questioni devono conoscere. Altrove ho menzionato alcune delle conoscenze necessarie da un sapiente per mediare tra tutti gli ahadith, ed il fatto che alcuni ahadith si condizionano l’un l’altro o sono condizionati da ahadith più generali o più specifici o da versetti del Qur’an che riguardano lo stesso argomento. Senza questa conoscenza, e senza un sapiente tradizionale da cui imparare, si inciampa inevitabilmente, qualcosa che so per certo perchè l’ho sperimentato di persona.

Quando arrivai per la prima volta in Giordania, nel 1980, qualcuno mi aveva messo in testa che un Musulmano non ha bisogno di nient’altro se non il Qur’an e gli ahadith sahih. Dopo aver letto tutto il Qur’an in arabo con l’aiuto della versione di A.J. Arberry, e registrando ciò che avevo capito, mi sedetti davanti alla traduzione del Sahih di Bukhari ad opera di Muhammad Muhsin Khan e lessi tutti gli ahadith, volume per volume, annotando tutto quello che sembravano prescrivere di fare al Musulmano. Fu uno sforzo tagliare attraverso i secoli di escrescenze sull’Islam che gli orientalisti dell’università di Chicago mi avevano insegnato, uno sforzo per superarle e giungere all’Islam puro delle fonti originali stesse. Il mio Salafismo ed il mio orientalismo convergevano su questo punto.

Alla fine, produssi un manoscritto di ‘ahadith scelti’ dalla raccolta di Bukhari, una sorta di manuale di Shari`ah “fai da te”. Lo uso ancora come indice agli ahadith in al-Bukhari, sebbene le conclusioni di Fiqh del mio Ijtihad (sforzo interpretativo sulle fonti autentiche) amatorio ora risultino piuttosto imbarazzanti. Quando erano menzionati ahadith che sembravano contraddirsi l’un l’altro, sceglievo semplicemente quello che volevo, o quello che era più vicino alle mie abitudini occidentali. Dopotutto, mi dicevo, non fu mai data al Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) la scelta tra due cose, senza che scegliesse la più facile delle due (Sahih al-Bukhari, 4.230: 3560)… Ad esempio, mi avevano detto che non fosse Sunnah orinare in piedi, e avevo sentito l’hadith in cui ‘A`isha (r) dice: “se qualcuno dice che il Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) orinava stando in piedi, non credetegli” (Musnad al-Imam Ahmad. 6 vols. Cairo 1313/1895. Reprint. Ristam: Dar Sadir, n.d., 6.136). Ma poi lessi nell’hadith riportato nel Sahih di Bukhari, che il Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) una volta orinò stando in piedi (Sahih al-Bukhari, 1.66: 224), e perciò decisi che quello che mi era stato detto era un errore, o che forse non aveva grande importanza. Solo in seguito, quando iniziai a tradurre dall’arabo il manuale di Fiqh Shafi`i “Reliance of the Traveller” (Umdat as-Salik), scoprii come i sapienti della Shari`ah avessero combinato le implicazioni di quegli ahadith: lo stare in piedi del Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) per orinare era per insegnare alla Ummah che ciò non è illecito (haram), ma soltanto riprovevole (makruh) – sebbene nel caso del Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) tali azioni non fossero offensive, ma semmai da compiere obbligatoriamente almeno una volta, per mostrare alla Ummah che non sono illecite — o secondi altri sapienti, per mostrare che è permesso in situazioni in cui in tal modo impedisca all’urina di schizzare sui propri vestiti.

Retrospettivamente, le mie prime disavventure nello studio degli ahadith mi hanno permesso di apprezzare il modo in cui il Fiqh che studiai successivamente avesse “mediato” tra tutti gli ahadith, cosa che personalmente non sarei mai stato in grado di fare. E capii il motivo per cui tutti i maggiori Imam degli ahadith seguivano un madhhab (scuola giuridica): l’Imam al-Bukhari prese la sua giurisprudenza Shafi`i da Abdullah ibn al-Zubayr al-Humaydi, studente dell’Imam Shafi’i (al-Subki, Tabaqat al-Shafi’iyya al-kubra. 10 vols. Cairo: Isa al-Babi al-Halabi, 1383/1964, 2.214), anche gli Imam Muslim, al-Tirmidhi, Abu Dawud, e al-Nasai seguivano la scuola Shafi’i (Mansur Ali Nasif, al-Taj al-jami li al-usul fi ahadith al-Rasul. 5 vols. Cairo 1382/1962. Ristam. Beirut: Dar Ihya al-Turath al-Arabi, n.d., 1.16), così come al-Bayhaqi, al-Hakim, Abu Nuaym, Ibn Hibban, al-Daraqutni, al-Baghawi, Ibn Khuzayma, al-Suyuti, al-Dhahabi, Ibn Kathir, Nur al-Din al-Haythami, al-Mundhiri, al-Nawawi, Ibn Hajar al-Asqalani, Taqi al-Din al-Subki ed altri; Imam come Abd al-Rahman ibn al-Jawzi seguivano il madhhab di Ahmad ibn Hanbal; mentre Abu Jafar al-Tahawi, Ali al-Qari, Jamal al-Din al-Zaylai (lo shaykh africano di Ibn Hajar al-Asqalani, che alcuni credono fosse pure più esperto di lui), e Badr al-Din al-Ayni seguivano il madhhab Hanafi.

Questi fatti parlano eloquentemente del ruolo degli ahadith all’interno del complesso della Shari`ah agli occhi di questi Imam, per i quali non era questione di praticare o il fiqh o gli ahadith, come alcuni musulmani lasciano intendere oggi, ma piuttosto, era questione di praticare il fiqh degli ahadith incorporato nei madhahib tradizionali che essi seguivano. Sembrerebbe esserci molti benefici da trarre dal loro esempio, per molti di noi.

Traduzione a cura di `Umar Andrea Lazzaro partendo da ed integrando la traduzione originale a cura della sorella Aygul Elena Renier, apparsa su “Qalam International”, maggio 1998 – Muharram 1419 H., e su: al-Mujahida, n.4 Jumada-l-Akhira / Rajab 1419 (ottobre-novembre 1998)

Amare il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) – II parte

28 luglio 2010 Lascia un commento

Amare il Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) – II parte 

 

Di Shaykh Zulfiqar Ahmad al-Mujaddidi

Da: http://www.tasawwuf.org/writings/love_prophet/loving_messenger.htm 
Traduzione a cura di `Umar Andrea Lazzaro. 

 

 – Vai alla prima parte – 

 

Ragione 2: La Bellezza del Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam)

 

Un’altra ragione per la quale gli uomini si amano l’un l’altro è la bellezza; il cuore è incline ad amare tutto ciò che è bello. Le sole parole non possono descrivere la bellezza del Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam). Ci è stato detto in un hadith

Allah è bello e ama la bellezza”. 

Un poeta ha composto i seguenti versi: 
 

La bellezza stessa si vanta della bellezza del Messaggero
La bellezza delle galassie è solo polvere ai tuoi piedi
O Caravana dei desiderosi! Cammina a piedi nudi verso Madinah
Le spine sulla tua strada sono più morbide dei fiori.
 

Quando allo stesso Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) piace la bellezza, possiamo solo immaginare quanto Egli abbia voluto rendere bello colui che Egli ha scelto come Suo prediletto. Hadrat Anas (radiyallahu `anhu) ha detto che il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) era il più bello tra tutti i profeti e che le sue mani erano più delicate della seta. 

 

Il mio occhio non ha visto nulla bello quanto te,
Nessuna donna ha mai dato alla luce nessuno bello come te,
Puro da imperfezioni, come se i tuoi lineamenti fossero di tua stessa scelta.
 

E’ risaputo che Hadrat Aisha Siddiqa (radiyallahu `anha) ha detto: “O Zulaikha, tu ti sei tagliata solo le dita alla vista di (Hadrat) Yusuf (`alayhi assalam). Se avessi visto il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam), avresti aperto a tagli il tuo cuore”. Lei ha anche detto: “Il cielo ha il suo sole, e noi abbiamo il nostro sole”. 

In un’altra narrazione, si riporta che Shima, la figlia di Halima Sadia, era solita chiedere a sua madre di mandare con lei suo fratello quando lei andava a condurre le pecore. Quando gliene fu chiesta la ragione, Shima rispose a sua madre: “Noto che le pecore pascolano velocemente ogni volta che il mio fratello Muhammad (sallallahu `alayhi wa sallam) è con me. Le pecore poi si riuniscono attorno a dove mi siedo con mio fratello, e sia io che loro fissiamo il suo bellissimo viso”. 

Hadrat Qurtubi (rahmatullahi `alayhi) ha detto che Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) non ha svelato il completo splendore del Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) perché la gente non sarebbe stata in grado di sostenerlo. 

Come potrebbe la bellezza di Yusuf venirti anche solo paragonata?
Egli era il prediletto di Zulaikha; tu sei il prediletto di Allah
Velata nel segreto dell’umanità è la tua bellezza impeccabile
Sconosciuto a tutti è che tu sei una parte della bellezza di Allah.
 

Inoltre, Hadrat Syed Ata’ullah Shah Bukhari (rahmatullahi `alayhi) descrivendo gli eventi della Grotta di Thaur disse: “O Abu Bakr, vedo il tuo grembo come un sostegno ed il viso del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) come il Santo Qur’an che vi sta sopra. O Abu Bakr, vedo te come un qari [recitatore del Qur’an] che sta leggendo questo Qur’an”. 

Una notte, Hadrat Jabir (radiyallahu `anhu) entrò nella moschea del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) e vi trovò dentro il Profeta seduto. La luna piena riluceva intensamente, e Hadrat Jabir spostava il suo sguardo tra la luna ed il bellissimo viso del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam). Fece così diverse volte come per paragonare, ed infine decise che il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) era decisamente molto più bello della luna. Inoltre, Hadrat Ali (radiyallahu `anhu) disse: 

Chiunque posasse un solo sguardo sul Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) restava estasiato; chiunque lo guardava ripetutamente veniva annegato nell’amore, e diceva in lode: “Non ho mai visto prima nulla di così fantastico, né mai più vedrò nulla di simile” 

1) Sul carattere del Messagero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam), Hadrat Abu Sa’id Khudri (radiyallahu `anhu) disse: “Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) era ancora più modesto e timido di una ragazza vergine velata”. 

2) Prima di accettare l’Islam, Hadrat Abdullah bin Salam (radiyallahu `anhu) viaggiò per incontrare la persona che tutti dicevano fosse un profeta di Allah (SubhanaHu wa Ta`ala). Riportando l’avvenimento successivamente, disse: 

Capii subito, vedendo il suo volto, che non poteva essere la faccia di un bugiardo” (Hadith

3) Hadrat Musaab bin Umari (radiyallahu `anhu) era in un incontro, seduto con la testa piegata, immaginando il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam), quando alzò la testa e disse: “Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) aveva una bellissima carnagione con un incarnito rossastro, ed i suoi occhi auspicali erano grandi e affascinanti; le sue ciglia erano prominenti, i suoi capelli leggermente ondulati, e la barba folta. Il suo collo sembrava luccicare come argento, e la traspirazione sulla sua fronte brillava come diamanti. I palmi delle sue mani e dei suoi piedi erano carnose, e quando camminava, sembrava che scendesse da un luogo rialzato. Era di altezza media, ed il Sigillo della Profezia era molto sporgente tra le sue spalle. Le persone veniva catturate al loro primo sguardo sul Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) e si innamoravano di lui. Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) era il più generoso di tutti ed allo stesso tempo il più audace. Manteneva sempre la sua parola con la gente ed era il più sincero. Era il migliore nei suoi rapporti sociali con la gente e aveva il carattere più gentile tra tutti. Non ho mai incontrato nessuno come lui, né incontrerò più qualcuno come lui”. 

 

Gli idoli di Azar sono invidiosi del tuo bellissimo aspetto
Per quanto io lodi la tua bellezza, resta sempre oltre ogni descrizione
Viaggiando per il mondo, mi innamoro di molti di bell’aspetto
Ma nulla potrebbe mai venir paragonato a ciò che vedo in te.
 

Il viso del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) splendeva come la luna piena. Vi era un leggero rossore nella sua carnagione chiara, che aggiungeva un’aria di eleganza. 

 

L’Assemblea dell’Universo fu all’inizio convocata
Tu fosti allora presentato sul suo palco
O capo del primo e dell’ultimo! Non c’è alcun essere come te.
O Mustafa Mujtaba! Lodarti è oltre la mia capacità
Il mio cuore è troppo vile e le mie labbra troppo paurose.
 

4) Le sopracciglia del Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) non erano unite, e tra di esse vi era una vena che si ingrossava ogni volta che si arrabbiava. I suoi capelli erano divisi dalla riga in mezzo e arrivavano ai suoi lobi. 

5) Gli occhi del Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) erano rotondi e bellissimi, e le venuzze rosse erano molto visibili nel bianco dei suoi occhi. Le sue ciglia erano lunghe e delicate, e la gente non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo viso. 

 

Diventava più bello quanto più lo si guardava (Hadith

6) Entrambi i lati del suo viso erano simmetrici, ed i suoi denti erano sottili ed affilati. Della luce (nur) splendeva attraverso una fessura tra i suoi denti anteriori ogni volta che parlava o sorrideva. 

7) Il naso del Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) splendeva raggiante, apparendo più elevato di quanto fosse realmente. 

8 ) La folta barba del Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) abbelliva il suo viso ancora di più, ed il suo collo snello luccicava come argento. 

9) Hadrat Ali (radiyallahu `anhu) era solito dire che il Sigillo della Profezia si trovava tra le spalle del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) e che lui era l’ultimo dei Profeti. 

 

Vai alla terza parte

Vai alla quarta parte

Amare il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) – I parte

10 luglio 2010 Lascia un commento

Quello che segue è il terzo capitolo di “Love for the Prophet” (l’amore per il Profeta – sallallahu `alayhi wa sallam), dalla traduzione inglese dell’originale in urdu “Ishq Rasul“, di Shaykh Zulfiqar Ahmad.

Come recita l’introduzione inglese:

Lo Shaykh enfatizza l’importanza per noi di essere una nazione nell’amore per l’amato Messaggero di Allah, e fornisce vividi e potenti esempi di questo amore, dalle vite dei Nobili Compagni (Iddio sia soddisfatto di tutti loro) a quelle dei grandi sapienti tradizionali del nostro glorioso passato. Lo Shaykh sottolinea che la nostra espressione di amore non dev’essere qualcosa di meramente verbale, a parole, ma deve risonare in tutto il nostro essere, sforzandoci di seguire il suo bellissimo esempio in ogni momento della nostra vita“.

Ecco la prima delle quattro parti in cui è diviso il terzo capitolo (“Amare il Messaggero”) di questo libro. Insha’Allah nei prossimi giorni verranno inserite le restanti tre.

 
Amare il Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) – I parte

 

Di Shaykh Zulfiqar Ahmad al-Mujaddidi

Da: http://www.tasawwuf.org/writings/love_prophet/loving_messenger.htm

Traduzione a cura di `Umar Andrea Lazzaro.

E’ nella natura dell’uomo l’essere attratti dal buon carattere e dalla bellezza, e con questo, si avvia sulla strada verso la muhabbah [l’amore]. Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha graziato il Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) con tanta bellezza ed onore che ogni credente prova naturalmente un intenso amore per lui.

Ragione 1: L’Amato di Allah (SubhanaHu wa Ta`ala)

Il più grande motivo per amare il Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) è che egli è l’amato di Allah (SubhanaHu wa Ta`ala). Perciò, è essenziale per i credenti avere muhabbah per lui, visto l’amore di Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) per lui. Il Sacro Qur’an è il più grande testimone della bellezza e del carattere del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam), e ci dice molto su di lui. Le parole di muhabbah che Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha usato per il Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) sono prova dell’amore di Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) per lui; e l’onore ed il potere che Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha riversato su di lui sono evidenziati nel corso di tutto il Sacro Qur’an.

Prova 1

Ogniqualvolta Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) si è rivolto ai Profeti (`alayhim assallam) nel Santo Qur’an, Egli lo ha fatto chiamandoli per nome; ad esempio “O Adamo”, “O Noè”, “O Zakariyya” e “O Mosè”. Quando si è rivolto al Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) dell’Islam, invece, Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) non gli si è mai rivolto per nome, ma per mezzo di pseudonimi e tratti del carattere – “O tu che sei avvolto nel mantello”. Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha riversato tanto onore sul Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) che non si è rivolto a lui chiamandolo per nome.

Prova 2

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha detto nel Sacro Qur’an che noi non dobbiamo nominare l’onorato nome del Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) tra noi come se egli fosse un uomo comune.

Non rivolgetevi all’Inviato nello stesso modo in cui vi rivolgete gli uni agli altri“– (24; 63)

Questo bellissimo verso dice ai Musulmani che il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) non è una persona qualunque, così il suo fausto nome non va’ usato vanamente, ma piuttosto, egli dev’essere rispettosamente chiamato con “O Nabi” o “O Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam)”. Rivolgersi al Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) direttamente per nome è una mancanza di rispetto, e la minima mancanza di rispetto può rendere vane le nostre azioni.

Prova 3

Differenti nazioni e tribù hanno sollevato obiezioni contro i loro Profeti (`alayhim assallam). La gente di questi popoli rifiutava di accettare la verità, trasformandola in falsità, fino ad arrivare ad insultare i loro Profeti (`alayhim assallam). Ogniqualvolta un’obiezione veniva sollevata contro un certo Profeta, Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) rispondeva all’obiezione attraverso quel particolare Profeta. Per esempio, quando accusati di essere pazzi, gli stessi Profeti (`alayhim assallam) hanno risposto di non essere pazzi, ma di essere in realtà messaggeri da Allah.
Invece, quando ci furono accuse contro il Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam), Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) assunse su di sé il compito di rispondere. Per esempio, ogni volta che il Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) veniva accusato di essere matto o un poeta, Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) stesso rispondeva nel Santo Qur’an che il Suo amato non è né matto né un poeta.

Tu non sei – per grazia del tuo Signore – un matto o un posseduto” (68; 2)

Quando proviamo un amore intenso per qualcuno, ci offriamo come scudo, non permettendogli di affrontare da solo le difficoltà. Lo stesso Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha fatto proprio questo con queste accuse contro il Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam).

Quando l’Ira di Allah fu invocata contro coloro i quali accusavano falsamente il Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam), Egli rivelò il seguente versetto:

Non dare ascolto ad alcun miserabile spergiuro, al diffamatore, seminatore di maldicenza, a quel grande nemico del bene, trasgressore, peccatore, arrogante e spregevole“. (68; 10)

Prova 4

Tutte le volte che Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha preso giuramenti dai Profeti (`alayhim assallam), il Profeta dell’Islam (sallallahu `alayhi wa sallam) è stato sempre menzionato per primo.

E [ricorda quando] accettammo il patto dei Profeti: il tuo, quello di Noè, di Abramo, di Mosè e di Gesù figlio di Maria; concludemmo con loro un patto solenne” (33; 7)

Hadrat Umar Ibn al-Khattab (radiyallahu `anhu) fu impressionato sentendo questo versetto e sottolineò: “O amato di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam), il tuo rango è talmente elevato che tu sei menzionato primo tra i Profeti”.

Prova 5

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha sintetizzato la Sua relazione con il Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) in una bellissima maniera quando ha detto:

Chi obbedisce ad Allah e al Suo Inviato ha ottenuto supremo successo“. (33; 71)

Prova 6

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha assegnato all’obbedire al Suo Messaggero lo stesso grado che obbedire a Lui stesso. Quindi, l’obbedienza al Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) è parte dell’obbedienza ad Allah (SubhanaHu wa Ta`ala).

Chi obbedisce al Messaggero, obbedisce ad Allah“. (4; 80)

Prova 7

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha risposto a chiunque abbia giurato alleanza al Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) sotto l’albero a Hudaibiya:

In verità quelli che giurano fedeltà a te, giurano fedeltà ad Allah. La Mano di Allah è sopra le loro mani“. (48; 10)

Prova 8

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha riconosciuto tale onore al Suo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam), che i due nomi, Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) e Muhammad (sallallahu `alayhi wa sallam) si trovano fianco a fianco nella Kalimah (Testimonianza di Fede), senza che alcuna congiunzione le separi:

Non c’è altra divinità al di fuori di Allah, Muhammad è il Messaggero di Allah

Allah ha anche posto il glorioso nome del Suo Messaggero nella preghiera e nella chiamata alla preghiera, assicurandosi che il nome del Suo Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) sia costantemente onorato e lodato in tutto il mondo.

Prova 9

Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) è stato mandato come una misericordia per tutti i mondi. Il termine “mondi” è plurale, e quindi, include non solo gli esseri umani, ma anche i Jinn e tutte le altre forme viventi ovunque esse possano esistere nella creazione. Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha detto: “Sono stato mandato come una misericordia da Allah (SubhanaHu wa Ta`ala)”.

Non ti mandammo, se non come una misericordia per tutte le creature (21; 107)

In un hadith, il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha detto:

Io sono una misericordia mandata da Allah – Ibn Asakar.

Prova 10

Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha riconosciuto un tale rango al Suo Messaggero che persino gli angeli mandano continuamente benedizioni su di lui. Allah (SubhanaHu wa Ta`ala) ha detto nel Santo Qur’an:

In verità Allah e i Suoi angeli benedicono il Profeta; O voi che credete! Beneditelo e inviate su di lui la pace” (33; 56)

Non c’è prova più grande dell’elevato rango del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam) del fatto che lo stesso Allah mandi continuamente benedizioni e misericordia su di lui, e tutto ciò solamente perché egli è l’amato di Allah (SubhanaHu wa Ta`ala).

Vai alla seconda parte

Vai alla terza parte

Vai alla quarta parte