Segnali d’Allarme: Imbrogli nel Tasawwuf

Red Flags – Segnali d’Allarme

 

Di: Shaykh `Abd

Da: http://www.ashrafiya.com/2010/03/21/red-flags/

Traduzione a cura `Umar Andrea Lazzaro.

 
Viviamo in un’epoca particolare. Degradazione morale, inganno ed egoismo sono rampanti. Nessuna delle sfaccettature della vita umana è risparmiata. Né la religione dell’Islam nè la sua sublime applicazione nella forma del Tasawwuf costituiscono un’eccezione.

Per quanto riguarda il Tasawwuf, in un numero molto limitato di casi ciò è in forma attiva (ovvero, aperto inganno e imbroglio), talvolta è dovuto all’ignoranza, e la maggior parte delle volte è a causa di uno stato di illusione che è conseguenza di ammirazione e seguito del pubblico profano.

Perciò è essenziale stare in somma allerta avvicinandosi al Tasawwuf ed ai maestri spirituali. Un piccolo errore può condurre ad un grande disastro, specialmente nell’aldilà.

Nessuna silsila del Tasawwuf è risparmiata. Per questa ragione, fare affidamento solo sulla certificazione di un’ijazah è assolutamente inappropriato. E’ raccomandata piuttosto una valutazione accurata prima di affidarsi ad uno Shaykh.

Gli Shuyukh maggiori continuano a valutare i loro khulafa su base regolare, e revocano l’autorizzazione (ijaza) concessa, se necessario. Ogni attività sospetta di un qualunque khalifa dev’essere riportata al suo Shaykh.

Per una persona “alla ricerca”, quelli che seguono sono alcuni dei punti che dovrebbero lanciare dei segnali d’allarme e metterlo/a in guardia ad essere più cauto in questo contesto. Essi derivano dagli insegnamenti di Hakim al-Umma Shaykh Ashraf ‘Ali Thanawi (che Allah abbia misericordia di lui).

1. La predicazione e la propaganda sono per uno specifico Shaykh ed una determinata Tariqa. Tutti gli altri gruppi Islamici ed attività vengono sminuiti.

2. Ci sono rivendicazioni vanagloriose (kashf, karamat, sogni..) ed auto-elogi da parte dello Shaykh stesso o dalle persone a lui vicine.

3. Si dà precedenza ai rituali ed alle usanze rispetto alla Sunna ed alla devozione nella vita quotidiana. La gerarchia del fiqh è ignorata. Le azioni ricompensabili (mustahabb) vengono compiute come se fossero essenziali (wajib).

4. Vi è una gestione minuziosa degli affari del murid; ovvero: decisioni di vita finanziaria, di interazioni sociale e di questioni matrimoniali vengono prese dallo Shaykh.

5. Vi sono schemi finanziari per donazioni o investimenti da parte dello Shaykh o dei suoi rappresentanti.

6. Gli insegnamenti della tariqa sono imposti al cercatore ad un livello superiore al suo corrente desiderio e capacità. Le istruzioni fornite e le restrizioni fissate sono irrealistiche per il suo corrente stato spirituale.

7. Le azioni inappropriate da parte dei murid maggiori o più vicini [allo Shaykh] vengono ignorate.

8. Persone vengono attivamente recrutate dai murid maggiori e più vicini, a fare bay`ah senza avere una chiara comprensione dell’impegno.

9. Tutti coloro che si rivolgono per la bay`ah vengono accettati immediatamente.

10. Dallo Shaykh non è possibile nessuna o soltanto una limitata guida individualizzata e possibilità di essere seguiti.

11. I testi stabiliti e gli insegnamenti dei precedenti maestri spirituali della tariqa vengono ignorati. Nel nostro caso si tratta in particolare dei libri e degli insegnamenti di Hakim al-Ummah.

12. L’enfasi è sulla struttura fisica della khanqah o della zawiya piuttosto che sulla tarbiyah spirituale.

13. Specifici tipi o colori di copricapo ed un particolare stile di abbigliamento diventano il marchio caratteristico della silsila.

14. La maggior parte dei seguaci sono dei profani e la loro condizione spirituale non è cambiata nonostante siano stati nella silsila per una quantità di tempo considerevole.

15. I maestri sufi che non sono sapienti non rimandano le questioni di fiqh ai sapienti. Inoltre, creano attivamente diffidenza nei sapienti in generale.

16. Le questioni discusse nei discorsi spirituali sono oltre la comprensione ed il beneficio pratico di un cercatore ordinario.

17. Ogni genere di critica sincera è presa negativamente, e la risposta riflette un adab povero ed una morale biasimevole. La critica non porta all’introspezione ed al miglioramento.

Et cetera.

In sintesi, è essenziale essere molto cauti prima di affidare la cosa più preziosa che abbiamo: la fede (iman). Un’indagine minuziosa è essenziale.

E ricordate che non è mai troppo tardi per questo.

Che Allah ci salvi tutti. Amin!

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