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Posts Tagged ‘Fiqh Hanafi’

Le Regole sulla Salah

CORSO DI FIQH ISLAMICO

AS-SALAH


(La Preghiera) – Secondo il Madhhab Hanafi

Basato sulle dispense di: Mufti Muhammad Tosir Miah – Darul Iftaa Birmingham, UK
Traduzione e aggiunte a cura di Sunnita.com

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L’Obbligo di Lasciar Crescere la Barba

10 gennaio 2013 Lascia un commento

La Regola Sul Lasciar Crescere la Barba

Di: Mufti Muhammad Ibn Adam al-Kawthari 

Estratto da: http://www.daruliftaa.com/question?txt_QuestionID=q-18192582
Domanda #: q-18192582
Data di pubblicazione: 2004-03-04

 

<DOMANDA> 

“Siamo stati contattati da una persona che vorrebbe conoscere i requisiti della barba all’interno della tradizione islamica, in particolare se avere la barba sia un requisito della fede? Inoltre, qual’è la prospettiva islamica sul lasciar crescere i baffi? 

Qualsiasi informazione possa fornire sarà molto apprezzata. 

<RISPOSTA> 

Nel nome di Allah, Il Più Compassionevole, Il Più Misericordioso,

Lasciar crescere la barba è un’usanza (Sunnah) del Messaggero di Allah (Pace e Benedizioni su di lui) estremamente enfatizzata e incoraggiata, ed è considerata dai sapienti Musulmani essere necessaria (wajib) per gli uomini.

Il Messaggero di Allah (Pace e Benedizioni su di lui) ha ripetutamente ordinato in molte narrazioni di lasciar crescere la barba , e la sua pratica abituale e continuativa era di lasciar crescere una barba completa.

Dunque, l’obbligo di tenere la barba è chiaro dalle affermazioni del Messaggero di Allah (Pace e Benedizioni su di lui), le affermazioni dei grandi Imam e la pratica costante dei Musulmani delle prime generazioni (salaf).

(…)

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I Tempi ed il Numero di Unità (Raka`at) di Ogni Salah Faridah (Obbligatoria) – Quando Recitare a Voce Alta o Bassa nelle Salawat faridah (Obbligatorie)

21 settembre 2012 Lascia un commento

I Tempi ed il Numero di Unità (Raka`at) di Ogni Salah Faridah (Obbligatoria)

 

Schema riassuntivo dei tempi di validità di ogni Salah faridah (obbligatoria) (sulla base dei dati sugli orari delle preghiere che si trovano su questo sito: www.prayercalc.com):
Salah al-Fajr (due unità): Da “Fajr” a “Sunrise”
Salah al-Zuhr (quattro unità): Da “Zohr” a “Asr Mithl” (o da “Asr Mithlain” secondo un’altra posizione)
Salah al-`Asr (quattro unità): Da “Asr Mithl” (o da “Asr Mithlain” secondo un’altra posizione) a “Magrib/Sunset”
Salah al-Maghrib (tre unità): Da “Magrib/Sunset” a “Esha Abyad”
Salah al-`Isha’ (quattro unità): Da “Esha Abyad” a “Fajr” del giorno successivo.
Le altre indicazioni per ora le si ignorino pure.

Quando Recitare a Voce Alta o Bassa nelle Salawat faridah (Obbligatorie)

 

(Il riferimento è alla recitazione dei versetti del Qur’an nella parte in cui si sta in piedi (qiyyam) della Salah; invece, adhkartasbihattashahhuddurud du`a’ si eseguono sempre a bassa voce).

(…)

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Sadaqatul Fitr: Circa UN EURO, Non Otto!

17 agosto 2012 Lascia un commento

Anche quest’anno, molti centri islamici in Italia, legati al “circuito Ikhwani” europeo, hanno fissato un prezzo “maggiorato” per il valore della Sadaqatul Fitr (Zakah al-Fitr): 8 euro.

Senza andare nel dettaglio sul modo in cui abbiano calcolato tale cifra, è necessario informare i Musulmani dell’effettivo importo dovuto per la Sadaqatul Fitr.

A questo scopo, ho tradotto questo pamphlet distribuito dal Wifaqul `Ulama’ inglese, ed a cura di Mufti Sajid e Maulana Farid:

Come Calcolare Sadaqatul Fitr (Zakatul Fitr)

Alla luce di ciò, emerge che la cifra da pagare (e da devolvere ai legittimi destinatari della Zakah, non per alcun altro progetto!) è l’equivalente di 1,7 kg (un chilo e 700 grammi) di grano [nel Madhhab Hanafi; per le altre scuole, si veda il link sovraindicato].

Nei vari post del thread di cui offro il link qui sotto, Mufti Husain Kadodia Sahab afferma la possibilità di calcolare la cifra in base al prezzo di 1,7 kg di farina:

Fitrana, Sadaqaul-Fit’r, Zakatul-Fitr explained!

Dunque, recandosi in un qualsiasi supermercato potrete vedere coi vostri occhi il prezzo di un chilogrammo di farina di media qualità, che si aggira intorno ai 0,50 euro (50 centesimi), fino ad 1 euro in base alla marca ed alla qualità.
In base ad un “prezzo medio” così stabilito, 1,5 euro (1 euro e 50 centesimi, abbondando!) risulteranno più che sufficienti per acquistare 1,7 kg di farina.

Questa è dunque all’incirca la cifra corretta della Sadaqatul Fitre non 7-8 euro (“modernisticamente” calcolati in base al costo di “un pasto medio”!).

Ripetiamo nuovamente che la Sadaqatul Fitr va’ destinata alle categorie di persone cui può essere destinata la Zakah; personalmente, consiglio vivamente di inviare la propria Sadaqatul Fitr ad’un organizzazione islamica affidabile, che distribuisca tale denaro secondo quanto prevede la Shari`ah, in paesi in cui vivono Musulmani che hanno davvero bisogno della nostra Zakah/Sadaqah, perchè muoiono di fame per davvero (vedi ad esempio il disastro umanitario in Somalia, Siria, Birmania, Assam, etc.).

Una tale affidabile organizzazione umanitaria islamica è Ummah Welfare Trustwww.uwt.org (che – a conferma di quanto andiamo dicendo – vedo ora che ha fissato il costo della Sadaqatul Fitr a 1,5 sterline (circa 1,90 euro) – probabilmente per arrotondare e per venire incontro anche al valore secondo il Madhhab Shafi`i, che si basa sul calcolo di qualche centinaio di grammi di grano/farina in più, e dunque è leggermente più alto (questione di decine di centesimi!); per le vostre donazioni si veda: Sadaqatul Fitr).

P.S.:
Sul Fiqh (giurisprudenza) della Sadaqatul Fitr, si veda:

Shawwal: Cosa fare durante la notte dell’`Id, il giorno dell’`Id e durante il mese – Hadrat Mufti Muhammad Taqi Usmani

Esegui la Salah Correttamente!

14 giugno 2012 Lascia un commento

Esegui la Salah Correttamente!

 

di Hadrat Shaykh al-Islam Maulana Mufti Muhammad Taqi Usmani

Tradotto da una sorella.

 

Tabella dei contenuti

1) Introduzione

2) Prima di iniziare la Salah

3) Quando si inizia la Salah

4) Quando si sta in piedi

5) Durante il Ruku`

6) Tornando in posizione eretta dopo il Ruku`

7) Chinandosi per la Sajdah

8) Durante la Sajdah

9) Tra le due Sajdatayn

10) La seconda Sajdah e alzandosi da essa

11) Nella Qa`dah

12) Voltandosi per il Salam

13) Il metodo del Du`a’

14) La Salah delle donne

15) La moschea – alcune essenziali regole di condotta

 

Nel nome di Allah, il Più Clemente, il Più Misericordioso

Introduzione

La Salah è un pilastro del Din. Eseguirla esattamente in conformità con la Sunnah è responsabilità di ogni Musulmano. Purtroppo, continuiamo ad effettuare gli elementi cardinali della Salahin maniera disattenta, seguendo i nostri capricci, preoccupandoci appena di capire che tali dettami devono essere eseguiti nella maniera in cui ci sono stati trasmessi dal Santo Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam).

È per questo che la maggior parte delle nostre Salawat rimangono prive dello splendore e delle benedizioni della Sunnah, nonostante il fatto che seguire correttamente questi precetti difficilmente richiede maggiore tempo o sforzo. Ciò che serve è un minimo di interessamento. Se dedichiamo un po’ di tempo ed attenzione, impariamo il metodo corretto e ne facciamo un’abitudine, allora il tempo che impiegheremo per eseguire la nostra Salah oggi rimarrebbe lo stesso, ma la Salah eseguita in tal modo avrebbe il vantaggio di essere stata fatta secondo la Sunnah, e le sue ricompense e meriti e il suo splendore e benedizioni sarebbero molti di più di quanto sperimentato in precedenza.

(…)

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Nikah: I Requisiti Fondamentali del Matrimonio Islamico

21 novembre 2011 4 commenti

Nikah: I Requisiti Fondamentali del Matrimonio Islamico

 

Di: Mawlana Faraz Ibn Adam (Approvato da Mufti Husain Kadodia)

Da: http://www.askimam.org/fatwa/fatwa.php?askid=21f482885f026ee5fcd24520eb3670b0

Tradotto da: Linda Lindt

 

Titolo: Se un contratto di matrimonio o un certificato non è stato firmato al momento del nikāh, il nikāh è valido?
Domanda:

Nel nikāh, se non c’è stato nessun certificato di matrimonio o (nessun) contratto e ora entrambe le parti vogliono divorziare dopo tre anni, (questi) erano sposati?

Risposta:

Nel nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

As-salāmu ‘alaykum wa-rahmatullāhi wa-barakātuh.

Perché il nikāh sia celebrato, non è indispensabile che venga firmato un contratto o che vi siano dei documenti scritti. [1]

I requisiti fondamentali per un matrimonio valido secondo la Shari`ah sono i due seguenti:

1) L’Offerta e l’accettazione:

È indispensabile avere un’offerta (ijāb) da o:

a) la femmina (lei stessa o il suo tutore/rappresentante che lei nomina per pronunciare l’offerta a suo favore), o

b) il maschio (o il suo rappresentante).

Allo stesso modo, affinchè il nikāh sia completo, è necessario che un’accettazione (qabūl) dal maschio o dalla femmina (o dai loro rappresentanti) abbia luogo. Quest’offerta e quest’accettazione devono essere sentite e comprese chiaramente.

I fuqahā (giuristi) affermano che l’offerta e l’accettazione devono essere espresse con parole che diano il significato di qualcosa di stabilito nel presente. Qualsiasi espressione che rende il significato di una promessa o che fa riferimento al futuro, non sarà valida.
Quindi, se una delle parti dice “Ti sposerò” e l’altra accetta di sposarsi, questo non risulterà un nikāh valido, dato che l’offerta era pertinente a una promessa futura.  Invece, se una parte dice “sposami” e l’altra afferma “ ti sposo”, il nikāh sarà valido, visto che l’offerta e l’accettazione sono relative al presente. [2]

2) Testimoni

Ci deve essere la presenza di almeno due testimoni [Musulmani] maschi [adulti], o un [Musulmano] maschio [adulto] e due testimoni [Musulmane] femmine [adulte], i quali sentono e comprendono con chiarezza quest’offerta e accettazione. [3]

L’offerta, l’accettazione e la presenza dei testimoni devono tutti avvenire nella stessa sessione e nello stesso luogo. [4]

Queste due dichiarazioni di offerta e accettazione sono fondamentali per un contratto di matrimonio valido nell’Islam. Esse devono essere verbali e non soltanto scritte, in modo che siano sentite e comprese chiaramente dai testimoni. [5]

Quindi, se ha avuto luogo un’offerta ed un’accettazione valida, in presenza di due testimoni maschi o un maschio e due testimoni femmine, la coppia è sposata.
E Allah Ta`ala sa meglio.
Mawlana Faraz Ibn Adam,
Studente del Darul Iftaa
UK

Controllato e Approvato da,
Mufti Husain Kadodia.
www.daruliftaa.net


Note:

[1] درر الحكام شرح غرر الأحكام
النِّكَاحُ يَنْعَقِدُ بِالْإِيجَابِ وَالْقَبُولِ بِلَفْظَيْنِ يُعَبَّرُ بِهِمَا عَنْ الْمَاضِي (ص 327 مير محمد كتب خانه)
[2] العناية
وَإِنَّمَا اُخْتِيرَ لَفْظُ الْمَاضِي لِلْإِنْشَاءِ وَهُوَ الْكَلَامُ الَّذِي لَيْسَ لِنِسْبَتِهِ خَارِجٌ تُطَابِقُهُ أَوْ لَا تُطَابِقُهُ لِيَدُلَّ عَلَى التَّحَقُّقِ وَالثُّبُوتِ فَكَانَ أَدَلَّ عَلَى قَضَاءِ الْحَاجَةِ. (ج 3 ص 191 دار الفكر)
[3] اللباب في شرح الكتاب
ولا ينقعد نكاح المسلمين إلا بحضور شاهدين حرين بالغين عاقلين مسلمين أو رجلٍ وامرأتين، عدولاً كانوا أو غير عدولٍ، أو محدودين في قذفٍ (ص 410 دار قباء)
[4] وفي شرح فتح القدير
وصورة اختلاف المجلس أن يوجب أحدهما فيقوم الآخر قبل القبول أو يكون قد اشتغل بعمل آخر يوجب اختلاف المجلس ثم قيل لا ينعقد لأن الانعقاد هو ارتباط أحد الكلامين بالآخر وباختلاف المجلس يتفرقان حقيقة وحكما فلو عقدا وهما يمشيان أو يسيران على الدابة لا يجوز وإن كانا في سفينة سائرة جاز (ج 3 ص 192 دار الفكر)
[5]  وفي فتاوى قاضيخان
ولا يصح النكاح ما لم يسمع كل واحد من العاقدين كلام صاحبه ويسمع الشاهدان كلامهما معاً فإن سمع أحد الشاهدين كلامهما ولم يسمع الشاهد الآخر لا يجوز فإن أعاد لفظة النكاح فسمع الذي لم يسمع العقد الأول ولم يسمع الأول العقد الثاني لا يجوز وكذا لو كان النكاح بحضرة رجلين أحدهما أصم فسمع السميع دون الأصم فصاح السميع في أذن الأصم أو صاح رجل آخر لا يجوز حتى يوجد سماعهما معاً وذكر القاضي الإمام أبو علي السغدي رحمه الله تعالى في شرح السيران النكاح يصح بحضرة الأصمين وإن لم يسمعا لأن الشرط حضرة الشهود دون السماع وعامة المشايخ قالوا لا يجوز وشرطوا السماع وذكر أيضاً القدوري رحمه الله تعالى شرط سماع الشاهدين فإن سمعا كلام العاقدين ولم يعرفا تفسيره قيل بأنه يصح والظاهر خلافه وعن محمد رحمه الله تعالى إذا تزوج امرأة بحضرة تركيين أو هنديين لم يعرفا كلام العاقدين قال إن أمكنهما أن يعبرا ما سمعا جاز وإلا فلا وفي المنتقى إذا تزوج امرأة بشهادة الشاهدين فسمع أحد الشاهدين ولم يسمع الآخر ثم أعاد على الذي لم يسمع قال النكاح جائز استحساناً إذا كان المجلس واحداً وإن اختلف المجلس لا يجوز قال الحاكم أبو الفضل رحمه الله تعالى حكي عن أبي يوسف رحمه الله تعالى أنه لا يجوز حتى يسمعا معاً ولا نص عن أصحابنا رحمهم الله تعالى في النكاح بشهادة الأخرسين إما على قول القاضي الإمام علي السغدي رحمه الله تعالى لا شك أنه ينعقد لأن عنده الشرط حضرة الشاهدين دون السماع وعلى قول غيره إذا كان يسمع كلام العاقدين ينبغي أن يصح وإن لم يكن أهلاً لأداء الشهادة إذا تزوج الرجل امرأة بشهادة ابنيه من غيرها أو بشهادة ابنيها من غيره يجوز وإن تزوجها بشهادة ابنيه منها في ظاهر الرواية يجوز وفي المنتقى أنه لا يجوز وإن تزوجها بشهادة ابنيه من غيرها ثم تجاحدا فشهد الابنان إن جحد الأب والمرأة تدعي جاز شهادة الابنين وإن ادعى الأب والمرأة تجحد لا تقبل شهادة ابنيه وإن كان النكاح بشهادة ابنيها من غيره (ج 1 ص 294 دار الكتب العلمية)

Come Eseguire la Salah (Per le Donne)

9 novembre 2011 2 commenti

Come Eseguire la Salah (Per le Donne)

 

Redatto da: Ebrahim Saifuddin
Da: http://www.peopleofsunnah.com/fiqh/rulings/salah/63-salahforwomen.html

Tradotto da: Linda Lindt.

 

Il seguente è il metodo completo dell’esecuzione di una Salah di due Rak`atayn [unità] per le donne.

È importante leggere la nota alla fine di quest’articolo per imparare in che modo offrire una Salah di 3 o 4 Raka`at.

Ci sono alcuni azioni della Salah che sono fard, sunnah, etc., ma questi dettagli non sono compresi in questo articolo. Si dovranno consultare altri libri di fiqh, come “Behishti Zewar“, per impararli, assieme a una miriade di regole in merito alla Salah ed alla Taharah.

1. Mettiti eretta, in piedi, rivolta verso la Qiblah.

2. Esprimi l’intenzione “Intendo eseguire la preghiera del Fajr (dì il nome della preghiera), con due Raka`atayn Fard (dì il numero delle Raka`at di ogni preghiera – e se è Sunnah o Fard), per l’amore di Allah, sono rivolto verso la Santa Ka`bah”. Non c’è bisogno di dire l’intenzione ad alta voce. È sufficiente esprimerla nel cuore.

3. (Takbir) Alza le mani fino alle spalle, con i palmi in direzione verso la Qiblah, e dì “Allahu Akbar” (الله اكبر). Le mani dovrebbero rimanere all’interno dell’abito, non dovrebbero essere fatte uscire da esso.

4. Esegui il Qiyam abbassando le mani e unendole sul petto. Questo si fa mettendo il palmo della mano destra sopra il dorso della mano sinistra.

5. Recita (a bassa voce) la Sana:
سُبْحَانَكَ اللَّهُمَّ وَبِحَمْدِكَ وَتَبَارَكَ اسْمُكَ وَتَعَالَى جَدُّكَ وَلاَ إِلَهَ غَيْرُكَ
Subhanak-Allahumma wa bi-hamdika wa tabarakasmuka wa ta`ala jadduka wa la ilaha ghayruk”.
(Sia gloria a Te O Allah. Sia benedetto il Tuo Nome, esaltata la Tua Maestà e la Tua gloria. Non vi è altro Dio all’infuori di Te).

6. Recita il Ta`awudh:
أَعُوذُ بالله مِنَ الشَّيْطَانِ الرَّجِيمِ

‘A`udhu billahi minashshaytani-r-rajim”.
(Mi rifugio in Allah da Satana il lapidato).

7. Recita la Tasmiyyah:
بِسْمِ اللَّهِ الرَّحْمَنِ الرَّحِيمِ
Bismillahi-r-rahmani-r-rahim”.
(In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso).

8. Recita la Surah al-Fatiha:
الْحَمْدُ لِلَّهِ رَبِّ الْعَالَمِينَ
Al-hamdu lillahi rabbi-l-`alamin“,
الرَّحْمَنِ الرَّحِيمِ
ar-Rahmani-r-Rahim“,
مَالِكِ يَوْمِ الدِّينِ
Maliki yawmi-d-din“,
إِيَّاكَ نَعْبُدُ وَإِيَّاكَ نَسْتَعِينُ
iyyaka na`budu wa iyyaka nasta`in“,
اهْدِنَا الصِّرَاطَ الْمُسْتَقِيمَ
ihdinassirata-l-mustaqim“,
صِرَاطَ الَّذِينَ أَنْعَمْتَ عَلَيْهِمْ
sirata-l-ladhina an`amta `alayhim“,
غَيْرِ الْمَغْضُوبِ عَلَيْهِمْ وَلاَ الضَّالِّينَ
ghayri-l-maghdubi `alayhim wa la-ddallin“.
Seguita da:
[آمين
Amin”].
(La lode [appartiene] ad Allah, Signore dei mondi, il Compassionevole, il Misericordioso, Re del Giorno del Giudizio. Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto. Guidaci sulla retta via, la via di coloro che hai colmato di grazia, non di coloro che [sono incorsi] nella [Tua] ira, né degli sviati.
– Amin. (e così sia O Allah)”.

9. Recita un’altra Surah o almeno tre versetti dal Qur’an. Per esempio (Surah al-Ikhlas):
قُلْ هُوَ اللَّهُ أَحَد
Qul huwa-llahu ahad“,
اللَّهُ الصَّمَدُ
Allahu-ssamad“,
لَمْ يَلِدْ وَلَمْ يُولَدْ
lam yalid wa lam yulad“,
وَلَمْ يَكُنْ لَه ُ كُفُواً أَحَد
wa lam yakul-lahu kufuwan ahad“.
(Egli Allah è Unico, Allah è l’Assoluto. Non ha generato, non è stato generato e nessuno è eguale a Lui).

10. Dì “Allahu Akbar” (الله اكبر) e passa in (posizione di) Ruku` (“inchino”). Nel Ruku`, le dita delle mani dovrebbero restare unite ed appoggiate sulle ginocchia. Le braccia dovrebbero essere ben unite ai lati e le caviglie dovrebbero star vicine. Una donna dovrebbe inchinarsi soltanto ad un’estensione tale che le sue mani raggiungano le ginocchia.

11. Nel Ruku` recita la seguente (formula) per tre volte: “subhana rabbiy-l-`Azim” (سبحان ربي العظيم) (Sia glorificato il mio Signore, l’Eccelso).

12. In seguito, rialzati su, in posizione di Qawmah, mentre reciti il Tasbih: “sami`a-llahu liman hamidah” (سَمِعَ اللهُ لِمَنْ حَمِدَهُ) (Allah ascolta chi Lo loda).

13. Dopo il Tasbih pronuncia il Tahmid: “Rabbana laka-l-hamd” (رَبَّنَا لَكَ الحَمْدُ) (O nostro Signore, a Te spetta la Lode).

14. Poi ripeti “Allahu Akbar” (الله اكبر) e vai in Sajdah. Prima dovrebbero toccare per terra le ginocchia, dopo le mani dovrebbero essere situate in linea con le orecchie e le dita dovrebbero rimanere attaccate. Poi metti la testa [giù], posta fra le due mani. Sia la fronte che il naso devono toccare il suolo. Le dita delle mani e quelle dei piedi dovrebbero essere rivolte verso la qiblah, ma i piedi non dovrebbero rimanere su eretti (alle donne non è richiesto di appoggiare i piedi sulle loro punte). I piedi dovrebbero essere tenuti all’infuori verso la parte destra. Una donna dovrebbe rannicchiarsi e stare ben schiacciata a terra mentre sta in Sajdah. Lo stomaco dovrebbe essere unito contro entrambe le cosce, le braccia dovrebbero essere appoggiate ai lati del corpo, ed entrambe le braccia essere appoggiate per terra.

15. Nella Sajdah ripeti per tre volte: “subhana rabbiy-l-‘a`la” (سبحان ربي الأعلى) (Sia glorificato il mio Signore, l’Altissimo).

16. Dopo di che, dicendo “Allahu Akbar” (الله اكبر – Allah è il più Grande), mettiti seduta con la schiena diritta.

17. Ritorna di nuovo in Sajdah, ripetendo “Allahu Akbar” (الله اكبر), e mentre sei in Sajdah recita “subhana rabbiy-l-‘a`la” (سبحان ربي الأعلى) tre volte.

18. Alzati su eretta recitando “Allahu Akbar” (الله اكبر). Questa successiva posizione sarà il Qiyam (la stessa del punto 4). Ripeti i passi dal 7 fino al 17 (saltando dunque il 5 ed il 6). Nota: quando arrivi al punto 9, questa volta recita una Surah differente o versetti differenti. Poi, dopo il 17 passa direttamente al punto 19.

19. Dopo la seconda Sajdah, ripetendo “Allahu Akbar” (الله اكبر) passa nella [posizione della] Jalsah. Una donna si dovrebbe sedere nella sua natica sinistra e portare entrambi i suoi piedi verso la parte destra. Entrambe le sue mani dovrebbero stare sulle cosce e le dita unite assieme.

20. Mentre stai seduta recita il Tashahhud:
التَّحِيَّاتُ للهِ وَالصَّلَوَاتُ وَالطَّيِّبَاتُ، السَّلاَمُ عَلَيْكَ أَيُّهَا النَّبِيُّ وَرَحْمَةُ اللهِ وَبَرَكَاتُهُ، السَّلاَمَ عَلَيْنَا وَعَلَى عِبَادِ اللهِ الصَّالِحِيْنَ،أَشْهَدُ أنْ لاَ إِلَهَ إِلاَّ اللهُ وَأَشْهَدُ أَنَّ مُحَمَّداً عَبْدُهُ وَرَسُولُهُ
At-tahiyyatu lillahi wa-ssalawatu wa-ttayyibat. Assalamu `alayka ayyuha-n-nabiyyu wa rahmatullahi wa barakatuh. Assalamu `alayna wa `ala `ibadi-llahi-ssalihin. Ashhadu an la ilaha illa-llahu wa ashhadu anna Muhammadan `abduhu wa rasuluh“.
(Ogni saluto, la preghiera e tutta la gloria sono solo per Allah. Pace su di te, O Profeta, e la Misericordia e le Benedizioni di Allah siano su di te. La pace sia su di noi e sui devoti servitori di Allah. Testimonio che non c’è nessuno degno di adorazione all’infuori di Allah e testimonio che Muhammad è il Suo Servitore ed il Suo Messaggero).

a. Nota: Mentre reciti qui la parte “la ilaha”, unisci il mignolo e l’anulare, forma un anello con il dito medio ed il pollice ed alza l’indice verso l’alto, per poi abbassarlo quando arrivi a “illa-llahu”.

21. Poi recita le Benedizioni sul Profeta Muhammad (sallallahu `alayhi wa sallam):
اللَّهُمَّ صَلِّ عَلَى مُحَمَّدٍ وَعَلَى آلِ مُحَمَّدٍ كَمَا صَلَّيْتَ عَلَى إِبْرَاهِيْمَ وعَلَى آلِ إِبْرَاهِيْمَ إِنَّكَ حَمِيْدٌ مَجِيْدٌ، اللَّهُمَّ بَارِكْ عَلَى مُحَمَّدٍ وَعَلَى آلِ مُحَمَّدٍ كَمَا بَارَكْتَ عَلَى إِبْرَاهِيْمَ وعَلَى آلِ إِبْرَاهِيْمَ إِنَّكَ حَمِيْدٌ مَجِيْدٌ
Allahumma salli `ala Muhammadin wa `ala ali Muhammadin kama sallayta `ala Ibrahima wa `ala ali Ibrahima innaka hamidun majid. Allahumma barik `ala Muhammadin wa `ala ali Muhammadin kama barakta `ala Ibrahima wa `ala ali Ibrahima innaka hamidun majid“.
(O Allah! Accorda le Tue Benedizioni a Muhammad e alla famiglia di Muhammad come l’hai accordata ad Abramo e alla famiglia di Abramo. In verità, Tu sei il degno di Lode, il Glorioso. O Allah! Benedici Muhammad e la famiglia di Muhammad così come hai benedetto Ibrahim e la famiglia di Ibrahim. In verità Tu sei il degno di ogni Lode, il Glorioso).

22. Dopodiché, recita il seguente du`a’ [od altre ad`iyah dalla Sunnah]:
رَبِّ اجْعَلْنِي مُقِيمَ الصَّلاَةِ وَمِن ذُرِّيَّتِي رَبَّنَا وَتَقَبَّلْ دُعَاء
رَبَّنَا اغْفِرْ لِي وَلِوَالِدَيَّ وَلِلْمُؤْمِنِينَ يَوْمَ يَقُومُ الْحِسَابُ
Rabb-i-j`alny muqima-ssalati wa min dhurriyaty, rabbana wa taqabbal du`a‘,
Rabbana ghfir-ly wa li-walidayya wa li-l-mu’minina yawma yaqumu-l-hisab“.
(Signore mio! Rendi me e i miei figli regolari nella Salah. Signore nostro! Accetta la mia preghiera. Signore nostro. Perdonami. Perdona i miei genitori e tutti gli altri Musulmani nel Giorno del Giudizio).

23. Come ultimo passo esegui il Taslim: Volgi la testa verso il lato destro dicendo: “As-salamu `alaykum wa rahmatullah” (السلام عليكم ورحمة الله) (La Pace e la Misericordia di Dio siano su di voi). Poi rivolgila verso la parte sinistra ripetendo: “As-salamu `alaykum wa rahmatullah” (السلام عليكم ورحمة الله). Il Salam (il saluto) va’ pronunciato con l’intenzione di salutare gli angeli.

Importante:
Per [eseguire] una Salah di 3 raka`at:
• Dopo il punto 20 ripeti “Allahu Akbar” (الله اكبر) ritornando in piedi nella posizione del Qiyam (punto 4). Poi riprendi (saltando il 5 ed il 6) i passaggi dal 7 al 23, ma
• Ometti il passo 9 ed il 18.

Per [eseguire] una Salah di 4 raka`at:
• Dopo il punto 20 recita “Allahu Akbar” (الله اكبر) mentre ritorni a stare in piedi nella posizione Qiyam (punto 4). Poi ripeti dal punto 7 al 18 (saltando il punto 9).
• Dopo aver completato il punto 18 (eseguendo quindi una quarta rak`ah, e saltando nuovamente il punto 9) segui le istruzioni dal numero 19, fino alla fine.

Prove delle Differenze nella Salah tra gli Uomini e le Donne

9 novembre 2011 Lascia un commento

Prove delle Differenze nella Salah

Tra gli Uomini e le Donne

 

Di: Ebrahim Saifuddin
Da: http://www.peopleofsunnah.com/fiqh/rulings/salah/50-wse.html

Tradotto da: Linda Lindt.
 

Alcune persone vivono nell’illusione che le differenti regole in alcune posizioni della Salah tra uomini e donne non siano basate su alcuna prova. Credono che centinaia anni di sapienza si siano basati su qualcosa d’inesistente. Non potrebbero essere più sviati. Non vogliono studiare i libri di fiqh ma continuano a voler fare tali affermazioni derisorie. Tuttavia, ci basta affrontare le basi per soddisfare le loro ridicole esigenze.

Prova
(Qui) di seguito ci sono alcuni ahadith che dimostrano la differenza nel modo in cui le donne devono offrire la Salah. Esse sono tratte da due libri, “The way the Noble Messenger [sallallahu `alayhi wa sallam] Offered His Prayer” di Mufti Jamil Ahmed Naziri e “The Salah of Women” pubblicato dalla Madrasah Arabiyya Islamiyya (Azaadville).

La prima prova:
Yazid Ibn Habib (rh) ha riportato: Il Messaggero di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) passò vicino a due donne impegnate nella Salah. Egli disse: “Quando vi prosternate, lasciate parte del vostro corpo appoggiato a terra perché le regole in questo caso non sono uguali tra uomini e donne”.
(Maraasil Abu Dawud, p. 118).

La seconda prova:
`Abdullah ibn `Umar (radiyallahu `anhu) ha citato il Santo Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) dire: “Quando una donna si prosterna, deve unire lo stomaco contro le sue cosce in modo da rimanere il più celata possibile”.
(Kanz ul Ummal, v.4 p.117 con riferimento a Baihaqi e Ibn ‘Adi).

La terza prova:
`Ali (radiyallahu `anhu) ha detto che quando una donna prega si dovrebbe sedere sulle natiche e tenere le cosce attaccate assieme. (Al-Mughni, v.1 p. 562).

La quarta prova:
`Abdullah ibn `Umar (radiyallahu `anhu) ordinò alle donne di sedersi in tutti i loro arti con i piedi distesi verso la parte destra. (Al-Mughni, v.1 p.562).

La quinta prova:
Umm Darda (radiyallahu `anha) alzava le sue mani nel Takbir Tahrimah così: i palmi sollevati di fronte alle spalle, quando incominciava la Salah. (Musannaf Ibn Abu Shaybah, v.1 p.239).

La sesta prova:
Secondo Ibrahim Nakh’i (rahimahullah), quando una donna si prosterna, può attaccare lo stomaco contro le sue cosce, e non sollevare le natiche e non tenere i suoi arti separati come fanno gli uomini.
(Musannaf Ibn Abu Shaybah, v.1 p.239).

La settima prova:
`Ali (radiyallahu `anhu) ha dichiarato: “Quando la donna esegue la Salah, deve praticare l'”ihtifaz” e tenere le sue cosce unite assieme”. [Un simile hadith è stato attribuito anche ad `Abdullah Ibn `Abbas].
(Musannaf Ibn Abu Shaybah, v.1 pp.270-271).

L’ottava prova:
Hafidh Nuruddin Haythami ha detto: Wa’il ibn Hujr ha dichiarato che il Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam) gli ha detto: “O Ibn Hujr, quando esegui la Salah, alza le tue mani fino all’altezza delle orecchie, mentre una donna dovrebbe sollevare le mani fino all’altezza del suo petto”.
(Majma`-uz-Zawaa’id, v.2 p.103; I’laa us-Sunan, v.2 p.156).
Lo stesso è riportato dall’Imam Abdur Razzaq in “al-Musannaf li Abdir Razzaq”, v.3 p.138.

La nona prova:
Abdul Hayy Luckhnawi afferma: “Quanto alle donne, i giuristi concordano che per loro è Sunnah appoggiare le mani sui loro petti”.
(As-Si’ayah fi al–Kashfi `ama fi Sharh al Wiqayah, v.2 p.152).

La decima prova:
Nel Musnad dell’Imam Abu Hanifah (rahimahullah) è scritto: “Ad `Abdullah Ibn `Umar (radiyallahu `anhu) fu chiesto come le donne eseguissero la Salah durante l’epoca del Messaggero (sallallahu `alayhi wa sallam). Lui rispose che inizialmente eseguivano il tarabbu’, ma poi gli fu ordinato di rannicchiarsi strette e di poggiarsi da un lato, appoggiandosi sulla loro natica sinistra e contraendosi completamente”.
(Jami`-ul-Masanid, v.1 p.400).

Quanto sopra sono soltanto alcune prove di base per dimostrare la differenza nella Salah tra gli uomini e le donne. Ci sono molte altre prove ed affermazioni di giuristi che dimostrano queste differenze. Comunque, ne sono state fornite alcune per placare la sete di coloro che pensano di essere abbastanza qualificati da giudicare le prove.

Il Fiqh degli Animali Halal e Haram

17 ottobre 2011 2 commenti

Il Fiqh degli Animali Halal e Haram

(Secondo il Madhhab Hanafi)

 

Di: Mufti Muhammad Ibn Adam al-Kawthari.

Fonte: http://qa.sunnipath.com/issue_view.asp?HD=1&ID=3893&CATE=107

 
Tradotto da una sorella.

 

Domanda:
Può fornirmi una lista degli animali che sono Halal e di quali sono Haram secondo la scuola Hanafita?

 

 
Risposta:

Nel nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso,

L’Islam è una religione di misericordia e compassione. Comanda e proibisce soltanto ciò che è nei migliori interessi dell’essere umano. La mente umana, tuttavia, dovuto al suo essere molto limitata e ristretta, può non essere in grado di capire la logica dietro ad ogni regola. Può non riuscire a comprendere propriamente perché viene data una particolare regola, ma Allah l’Altissimo -il Misericordioso e Onnisciente- è il migliore nel decidere cos’è per noi benefico e dannoso, perché Egli è colui che ci ha creati.

Allah l’Altissimo ha benedetto l’umanità con il Suo amato Messaggero (Pace e Benedizione su di lui), come una luce e dispensatore di luce. La Legge Sacra (Shari`ah) dell’Islam con cui il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) è giunto da Allah ha differenziato tra un animale vivo ed uno morto. Gli animali morti sono stati dichiarati illeciti (haram). Sono stati proibiti anche alcuni animali che erano dannosi per il benessere dell’umanità, come i maiali, i cani, i gatti e gli animali selvatici. Perciò, gli animali il cui consumo è stato proibito dalla Shari`ah, lo sono per il fatto di essere dannosi per il consumo umano, sia che lo capiamo o meno.

Dopo aver compreso quanto sopra, bisogna notare che ognuna delle quattro Scuole Sunnite (madhahib) della Legge Islamica ha i propri principi (basati sulle linee guida del Qur’an e della Sunnah) riguardo a quali animali siano leciti (halal) e quali proibiti (haram) da mangiare.

Qui sotto vi sono i principi base di liceità ed illiceità nella Scuola Hanafita circa il consumo di animali, come riportati nei libri classici della giurisprudenza Hanafita. (Selezionato da: al-Fatawa al-Hindiyyah, 5/289-291, Bada’i` al-Sana’i`, 5/35-39 e Radd al-Muhtar, 304-308).

1. Gli animali che sono stati chiaramente ed esplicitamente proibiti nel Qur’an o nella Sunnah sono senza dubbio Haram, come il maiale, l’asino, etc.

2. Gli animali che nascono e vivono nell’acqua sono tutti Haram ad eccezione dei pesci. Tutti i tipi di pesci sono Halal, eccetto quelli che muoiono naturalmente nel mare senza alcuna causa esterna. Comunque, se un pesce morisse per via di qualche causa esterna come il freddo, il caldo, l’essere portato a riva dall’acqua, scontrandosi con una roccia, ecc, allora sarà Halal.

Allah l’Altissimo dice:

Vi sono vietati (da mangiare) gli animali morti, il sangue, la carne di porco…“. (Surah al-Ma’idah, 3).

In questo versetto, Allah Onnipotente ha proibito la carne di tutti gli animali morti senza distinguere tra animali marini e terrestri. Perciò, anche tutti gli animali marini sarebbero inclusi in questa proibizione generale. Tuttavia, il pesce è stato esonerato da questa regola generale per l’esplicita menzione della sua liceità da parte del Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui).

Sayyiduna `Abd Allah ibn `Umar (Allah sia soddisfatto di lui) riposta che il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) ha detto: “Due tipi di carne morta e due tipi di sangue sono stati resi leciti per il nostro consumo: Le due carni morte sono: il pesce e la locusta, e i due tipi di sangue sono: il fegato e la milza.” (Sunan Abu Dawud, Musnad Ahmad e Sunan Ibn Majah).

Inoltre, non vi è menzione nei testi della Sunnah che il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) o i suoi Compagni (Allah sia soddisfatto di tutti loro) abbiano mai mangiato la carne di alcun animale marino oltre al pesce, perciò se fosse permessa, sarebbe stata consumata almeno una volta per mostrarne la permissibiltà. (Dars Tirmidhi, 1/280).

Per quanto riguarda il pesce che muore naturalmente nel mare senza una causa esterna (samak al-tafi), Sayyiduna Jabir ibn `Abd Allah (Allah sia soddisfatto di lui) racconta che il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) ha detto: “Ciò che il mare rigetta ed è lasciato dalla marea lo potete mangiare, ma ciò che muore nel mare e galleggia non potete mangiarlo”. (Sunan Abu Dawud, no: 3809 & Sunan Ibn Majah).

Sayyiduna Ali (Allah sia soddisfatto di lui) proibì la vendita nei mercati dei pesci morti naturalmente (pesci che galleggiano). (Bada’i` al-Sana’i`, 5/36 ed al-Ikhtiyar).

Alla luce di quanto sopra, tutti gli animali marini sono Haram tranne i pesci. Sarà permesso mangiare un pesce senza bisogno di ucciderlo secondo le regole della Shari`ah. Tuttavia, un pesce che muore naturalmente senza una causa esterna ed inizia a galleggiare sulla superficie dell’acqua (samak al-tafi) è anch’esso considerato Haram.

3. Il terzo principio è che, tra gli animali terrestri, quelli che non hanno sangue sono considerati Haram, come il calabrone, la mosca, il ragno, lo scarafaggio, lo scorpione, la formica ecc.

Allah l’Altissimo dice:

…Poiché lui (il Profeta) comanda loro cià che è giusto e proibisce ciò che è male; lascia loro come lecito ciò che è buono (e puro) e proibisce ciò che è cattivo (e impuro)“. (Surah al A`raf, 157).

Perciò, gli animali che non contengono sangue come i ragni ed altri sono considerati parte di “ciò che è impuro”, perché una persona di integra natura ne detesterebbe il consumo.

La sola eccezione è quella della locusta, perché il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) ne ha chiaramente permesso il consumo, nell’Hadith in Sunan Abu Dawud e Musnad Ahmad citato prima.

Analogamente, Ibn Abi Awfa (Allah sia soddisfatto di lui) fu interrogato circa il consumo della locusta e disse: “Ho combattuto con il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) in sei o sette battaglie, e la mangiavamo (la locusta) con lui”. (Sunan Abu Dawud, no: 3806).

4. Il quarto principio è che quegli animali terrestri che hanno sangue ma il sangue non scorre, in altre parole gli animali che non hanno sangue che scorre, sono anch’essi considerati Haram, come il serpente, la lucertola, il camaleonte, etc.

5. Il quinto principio è che tutti i tipi di animali nocivi (hasharat al-ardh) sono considerati Haram, come il topo, il porcospino, il gerboa, ecc. La ragione sottostante la proibizione di questi animali è lo stesso versetto della Surah al-A`raf citato sopra, nel fatto che essi sono considerati impuri (khabith) per il consumo.

6. Il sesto principio è che gli animali terrestri con sangue che scorre e che vivono di erba e foglie, e non predano gli altri animali (ovvero, gli animali terrestri non predatori) sono considerati tutti Halal, come il cammello, la mucca, la capra, il bufalo, la pecora, il cervo, etc., sebbene vi sia una leggera differenza di opinione all’interno della Scuola Hanafita riguardo il consumo della carne di cavallo, come verrà discusso in seguito. Inoltre, l’asino è esentato da questa regola generale, perché la sua carne è considerata Haram per il consumo.
Allah l’Altissimo dice:

“Ed il bestiame (al-an`am) Egli ha creato per voi, affinché ne traiate calore e numerosi vantaggi e possiate cibarvene”. (Surah al-Nahl, 5).

E:

E’ Allah che ha creato il bestiame per voi, così che possiate usarne alcuni come cavalcatura ed altri come cibo”, (Surah Ya Sin, XXXVI, 71-2).

Nei due versetti sopra, Allah l’Altissimo usa il termine “al-an`am” (bestiame) che si riferisce agli animali non predatori, secondo l’unanime consenso di tutti i linguisti.

Per quanto concerne il consumo della carne di cavallo, l’Imam Abu Hanifa (Allah abbia misericordia di lui) la considera leggermente riprovevole (makruh tanzihan) a causa al suo onore e del fatto che il cavallo è necessario nel Jihad. L’Imam Abu Yusuf e l’Imam Muhammad (Allah abbia misericordia di entrambi) la considerano Halal, e si dice che anche l’Imam Abu Hanifa ritrattò a favore di questa opinione. Perciò, sarà permesso consumare carne di cavallo, sebbene sia meglio evitarlo.

Riguardo alla carne dell’asino e del mulo, Allah l’Altissimo dice:

E [vi ha dato] i cavalli, i muli e gli asini, perché li montiate e per ornamento. Ed ha creato (altre) cose che voi non conoscete“. (Surah al-Nahl, 8).

Dunque, in merito agli altri animali non predatori, Allah Onnipotente dice che li ha creati per il consumo (come abbiamo visto nei versetti citati prima). Tuttavia, riguardo agli asini e ai muli, Egli afferma che sono destinati ad essere cavalcati e come ornamento (zinah). Se il consumo di questi animali fosse stato Halal, Allah Onnipotente l’avrebbe sicuramente menzionato.

Inoltre, Sayyiduna `Abd Allah ibn `Umar (Allah sia soddisfatto di lui) riporta che il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) proibì di mangiare la carne d’asino nel giorno della battaglia di Khaybar. (Sahih al-Bukhari, no: 5202).

Sayyiduna Abu Tha’laba (Allah sia soddisfatto di lui) riporta che il Messaggero di Allah (Pace e Benedizioni su di lui) proibì il consumo della carne d’asino. (Sahih al-Bukhari, no: 5205).

Sayyiduna Anas ibn Malik (Allah sia soddisfatto di lui) racconta che una persona venne dal Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) e disse: “Gli asini sono stati (macellati e) mangiati. “Un altro uomo venne e disse: “Gli asini sono stati distrutti”. Il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) ordinò ad un annunciatore di annunciare alla gente: “Allah e il Suo Messaggero vi vietano di mangiare la carne degli asini, perché è impura”. Perciò le pentole vennero rovesciate mentre la carne (d’asino) bolliva al loro interno.” (Sahih al-Bukhari, no: 5208).

Per quanto riguarda i muli, Sayyiduna Khalid ibn al-Walid (Allah sia soddisfatto di lui) racconta che il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) vietò la carne di cavalli, muli ed asini. (Musnad Ahmad, 4/89, Sunan Abu Dawud, no: 3790, Sunan Nasa’i e Sunan Ibn Majah).

Comunque, i fuqaha’ affermano che la regola per il mulo sarà in base a quella della madre. Se la madre è un asino, allora sarà certamente Haram (il bardotto). Se la madre è un qualche animale Halal come una mucca (sic), sarà completamente Halal, e se la madre è un cavallo, allora saranno applicate le regole del mangiare carne di cavallo. (Vedi: Radd al-Muhtar).

7. Il settimo principio è che tutti gli animali predatori terrestri, cioè gli animali che cacciano per mezzo dei loro denti, sono considerati Haram, come il leone, il ghepardo, la tigre, il leopardo, il lupo, la volpe, il cane, il gatto, etc.

8. L’ottavo principio è che tutti gli uccelli rapaci, cioè quelli che cacciano per mezzo dei loro artigli/unghie, sono considerati Haram, come il falcone, l’aquila, il nibbio, il falco, il pipistrello etc.
La prova per entrambi i principi (settimo ed ottavo) è il famoso Hadith da Sayyiduna `Abd Allah ibn `Abbas (Allah sia soddisfatto di lui) in cui il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) proibì di mangiare tutte le bestie predatrici dotate di zanne, e tutti gli uccelli dotati di artigli. (Sahih Muslim, no: 1934).

Quindi, tutte le bestie e gli uccelli predatori, le bestie che cacciano con i loro denti e gli uccelli che cacciano con i loro artigli, sono unanimemente considerati Haram.

9. Il nono principio è che gli uccelli che non cacciano con i loro artigli e non cacciano altri animali, ma invece mangiano solo granaglie e colture, sono tutti considerati Halal, come il pollo, l’anatra, il piccione, la colomba, il passero, il corvo, etc. Sayyiduna Abu Musa al-Ash`ari (Allah sia soddisfatto di lui) ha detto: “Ho visto il Messaggero di Allah (Pace e Benedizione su di lui) consumare (la carne del) pollo”. (Sahih al-Bukhari, no: 5198).

10. Il decimo principio è che se un animale Halal si nutre solo di cose impure al punto che emana cattivo odore nella sua carne e nel latte, allora sarà Makruh consumarne la carne ed il latte. Tuttavia, se si nutre di altre cose insieme a quelle impure, o se non emana cattivo odore nella sua carne e nel suo latte, allora la carne ed il latte saranno totalmente Halal. (Radd al-Muhtar, 6/340).
E’ scritto in al-Fatawa al-Hindiyyah:

“Un pollo sarà considerato jallalah (quindi makruh) soltanto se la maggior parte di ciò che mangia è impuro, e penetra nella sua carne in modo tale da produrre cattivo odore.” (Vedi: al-Fatawa al-Hindiyyah, 5/289).

11. L’ultimo principio è che se un genitore di un animale è Halal e l’altro è Haram, si prenderà in considerazione la madre. Così, se la madre è un animale Halal, anche la progenie sarà Halal, come un mulo la cui madre sia una mucca (sic). Se invece, la madre è un animale Haram, la progenie sarà anch’essa Haram, come un mulo la cui madre sia un asino.

Questi di cui sopra sono undici principi generali circa il consumo della carne animale, secondo la scuola Hanafita. Bisognerebbe notare qui che il significato di Halal è semplicemente che, di per sé, si può mangiare la carne di quell’animale, ma vi sono regole separate riguardo la macellazione e la caccia di questi animali, per le quali ci si può rifare agli articoli precedentemente pubblicati o ai libri di Fiqh. Il mancato rispetto di queste regole renderà Haram un animale Halal.

Alla luce dei suddetti principi generali, quanto segue è una lista degli animali Halal e Haram nella Scuola Hanafita: (entrambe queste liste di animali non sono esaustive).
Animali la cui carne è Halal (a condizione che siano macellati in maniera islamicamente valida – ad eccezione dei pesci e delle locuste, NdA):

  1. Cammello
  2. Capra
  3. Pecora
  4. Bufalo
  5. Cervo
  6. Coniglio
  7. Mucca (inclusa la mucca di montagna).
  8. Asino selvatico (la proibizione negli Ahadith riguarda gli asini addomesticati).
  9. Pesci (di tutti i tipi, inclusi i gamberi secondo coloro che considerano i gamberi una forma di pesce. Altri invece, non ne permettono il consumo, poiché non considerano i gamberi far parte della famiglia dei pesci. Per i dettagli, vedi un post precedente).
  10. Daino/Antilope/Gazzella
  11. Anatra
  12. Airone (uccello da guado grigio o bianco con collo e gambe lunghi e (di solito) lungo becco).
  13. Usignolo
  14. Quaglia
  15. Pappagallo
  16. Francolino
  17. Locusta
  18. Pernice (forte uccello sud-americano dalle piccole ali).
  19. Allodola (uccello nord-americano dal petto giallo).
  20. Passero
  21. Oca
  22. Struzzo
  23. Colomba
  24. Piccione
  25. Cicogna
  26. Gallo
  27. Pollo
  28. Pavone
  29. Storno
  30. Upupa (qualunque dei numerosi uccelli europei con cresta e becco sottile curvato all’ingiù, conosciuti in arabo come Hudhud – quello che fu stato mandato a Sayyiduna Sulayman (pace su di lui).

 

Animali la cui carne è Haram:

  1. Lupo
  2. Iena
  3. Gatto
  4. Scimmia
  5. Scorpione
  6. Leopardo
  7. Tigre
  8. Ghepardo
  9. Leone
  10. Gerboa
  11. Orso
  12. Porco/maiale
  13. Scoiattolo
  14. Riccio
  15. Serpente
  16. Testuggine/Tartaruga
  17. Cane
  18. Granchio
  19. Sciacallo
  20. Asino (addomesticato).
  21. Lucertola (Il Messaggero di Allah (Pace e Benedizioni su di lui) ha proibito di mangiare la lucertola. Riportato dall’Imam Abu Dawud nelle sue Sunan da `Abd al-Rahman ibn Shibl (Allah sia soddisfatto di lui. Hadith no: 3790).
  22. Volpe
  23. Coccodrillo
  24. Donnola
  25. Elefante (Radd al-Muhtar, 6/306).
  26. Falcone
  27. Sparviere
  28. Nibbio
  29. Pipistrello
  30. Avvoltoio
  31. Topo
  32. Ratto
  33. Tutti gli insetti, come zanzara, mosca, vespa, ragno, scarafaggio, ecc.

Ed Allah sa meglio.

[Mufti] Muhammad ibn Adam al-Kawthari,

Darul iftaa, Leicester, UK.

Il Fiqh del Coprire la Propria Nudità (`Awra)

14 settembre 2011 Lascia un commento

Il Fiqh del coprire la propria nudità (`Awra):

una spiegazione dettagliata

 

Di: Mufti Muhammad Ibn Adam al-Kawthari

Articolo originale: http://qa.sunnipath.com/issue_view.asp?HD=1&ID=2039&CATE=128

Traduzione a cura della sorella J. S.

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso

La copertura della propria nudità (`Awra) è molto importante nell’Islam, sia per gli uomini che per le donne, e il Qur’an e la Sunna hanno posto molta enfasi riguardo quest’argomento. Possiamo inoltre notare come i vari libri di giurisprudenza islamica (fiqh) discutano nei minimi dettagli le questioni riguardanti l’`Awra degli uomini e delle donne. In questo breve articolo cercherò di far luce, nel modo più completo possibile, su quale sia l’`Awra di una donna.

`Awra” è una parola araba e il plurale è “`Awrat”. Linguisticamente parlando significa un luogo nascosto e segreto, e l’`Awra di una persona è ciò che deve essere tenuto nascosto. Si riferisce anche a tutto ciò che causa imbarazzo quando è esposto, pertanto l’`Awra di un individuo è la zona del corpo che (normalmente) provoca imbarazzo se esposta. (Ibn Manzur, Lisan al-Arab, 9/370).

Nella terminologia della giurisprudenza islamica, `Awra si riferisce alla zona o parte del corpo che deve essere coperta con indumenti appropriati. Nella lingua [italiana] è normalmente tradotto con “nudità” o “zona del corpo che deve essere nascosta”. Molte persone (generalmente dal Subcontinente Indiano) si riferiscono ad essa come “Satar”. Per facilitare le cose userò in questo articolo il termine “`Awra”, Insha’Allah.

L’`Awra di una donna

L’`Awra di una donna può innanzitutto essere suddivisa in due categorie:

1) Durante la preghiera;

2) Al di fuori della preghiera.

L’ultimo punto può essere a sua volta suddiviso in ulteriori sotto-categorie:

a) In isolamento, da sola;

b) Davanti al marito;

c) Davanti a donne musulmane;

d) Davanti ai suoi Mahram maschi (parenti che non può sposare);

e) Davanti a maschi non-Mahram;

f) Davanti a donne non Musulmane;

g) Davanti a maschi Mahram non musulmani.

1) L’`Awra durante la preghiera (Salah):

L’`Awra di una donna mentre esegue la Salah consiste del suo intero corpo, fatta eccezione per il viso, le mani e i piedi. Allah l’Altissimo dice [interpretazione del significato]: “O Figli di Adamo, indossate i vostri bei vestiti in ogni momento e luogo di preghiera” (Sura Al-A’râf, 31).

La maggior parte dei Compagni (Allah sia soddisfatto di tutti loro), i loro seguaci (tabi`un), giuristi ed esegeti del Qur’an hanno dedotto da questo versetto (insieme ad altre prove) l’obbligo di coprire la propria `Awra durante la preghiera. (Si veda: Abu Bakr ibn al-Arabi, Ahkam al-Qur’an, 4/205, Ma’arif al-Qur’an (inglese), 3/565).

Sayyida `A’yshah (che Allah sia soddisfatto di lei) narra che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “Allah non accetta la preghiera di una donna che ha [già avuto] le mestruazioni (ovvero, che abbia raggiunto la pubertà) se non con un copricapo (khimar)“. (Sunan Abu Dawud, n. 641, Sunan Tirmidhi, Sunan Ibn Majah, ed altri).

Il grande giurista Hanafi, Imam al-Haskafi (Allah abbia misericordia di lui) afferma nel suo celebre Durr al-Mukhtar:

“L’`Awra di una donna libera (ovvero che non è una schiava) è il suo intero corpo compresi i capelli, secondo l’opinione corretta, ad eccezione del viso, delle mani e dei piedi”. (Si veda: Radd al-Muhtar, 1/405).

Pertanto, una donna deve coprirsi adeguatamente quando esegue la Salah: va’ coperto tutto tranne il viso, le mani ed i piedi. Il viso deve essere coperto correttamente in modo che nessun capello resti scoperto. Inoltre si deve prestare attenzione a non esporre alcuna parte al di sopra dei polsi e delle caviglie.

Va’ ricordato che l’`Awra durante la Salah dev’essere coperta indipendentemente dal fatto che vi siano o meno altre persone presenti, ed a prescindere dal fatto che si stia eseguendo la Salah al buio o con la luce. (Maraqi al-Falah, 210).

I piedi, secondo l’opinione più corretta, non sono considerati come parte dell’`Awra. Tuttavia, a causa della divergenza di opinioni a riguardo, sarebbe più consigliabile per precauzione coprirli, come spiegheremo in dettaglio più avanti.

Per quanto riguarda la zona sotto il mento, va’ ricordato che il limite del volto, in lunghezza, parte dal punto in cui generalmente iniziano i capelli, fino alla base del mento, e in larghezza essa è la porzione tra i due lobi dell’orecchio. (Maraqi al-Falah, P. 58).

Tenendo a mente questo, è chiaro che la zona sotto il mento non è inclusa nel viso, perciò rientrerebbe nella definizione legale di `Awra e si dovrebbe cercare di coprirla. Comunque, a causa della difficoltà nel coprire questa zona, se una piccola parte si scopre, ciò non dovrebbe costituire un problema.

Infine (per questa sezione), l’`Awra deve essere coperta da prima di cominciare la Salah e deve restare coperta sino al suo completamento. Se un quarto di una arto, parte od organo che bisogna coprire è scoperto prima di iniziare la Salah, allora la Salah non sarà affatto valida sin dall’inizio. Se invece un quarto di un organo che fa parte dell’`Awra viene esposto durante la Salah, allora, se esso rimane scoperto per la durata di tempo che si impiega a recitare “Subhan Allah” tre volte, allora la Salah diverrà invalida; altrimenti, sarà valida. (Si veda: Maraqi al-Falah, P. 242).

Nota: Si dovrebbe consultare un sapiente per quanto riguarda il modo in cui le parti del corpo sono categorizzate e suddivise, questo perché a volte qualcuno potrebbe considerare un organo del corpo come una sola parte, mentre legalmente esso potrebbe essere considerato costituire due parti.

2) L’`Awra al di fuori della preghiera

a) L’`Awra in isolamento, da soli

E’ necessario (wajib) (e raccomandato secondo un’altra opinione) nella scuola Hanafi coprire la propria nudità minima (tra l’ombelico e le ginocchia, sia per gli uomini che per le donne) anche quando si è soli. L’eccezione a questo è quando ve ne sia necessità, come ad esempio per fare una doccia, per espletare i propri bisogni fisiologici, o cambiare i propri abiti. Anche in tali situazioni, è raccomandato ridurre al minimo l’esposizione.

Il Messaggero di Allah (pace e benedizione di Allah su di lui) ha detto: “La modestia è parte della fede (iman)”. (Sahih al-Bukhari & Sahih Muslim).

Ya’la ibn Umayya riporta che il Messaggero di Allah (pace e benedizione di Allah su di lui) ha detto: “In verità Allah è modesto e discreto, ed ama modestia e discrezione. Quando uno di voi fa il bagno si dovrebbe coprire”. (Sunan Abu Dawud, Sunan Nasa’i & Musnad Ahmad). Questo è un comando di raccomandazione quando si è da soli.

Imam al-Haskafi (Allah abbia misericordia di lui) ha detto nel suo Durr al-Mukhtar:

“<E coprire la propria`Awra>, ciò è un obbligo generale anche se si è da soli, secondo l’opinione corretta, a meno che non sia per una ragione valida”.

`Allamah Ibn `Abidin (Allah abbia misericordia di lui) scrive, commentando quanto sopra, nel suo Radd al-Muhtar:

“<L’affermazione di al-Haskafi “Anche quando si è soli”> ovvero: “Al di fuori della preghiera è obbligatorio coprire la propria `Awra di fronte ad altre persone per il consenso dei sapienti, ed anche quando si è da soli secondo l’opinione corretta”.”

Ora, il significato apparente di coprire l’`Awra quando si è da soli al fuori della preghiera (in questo contesto), è di coprire solo ciò che è compreso tra l’ombelico e le ginocchia, in modo tale che anche le donne non debbano coprire altro oltre a questo (quando sono da sole), anche se ciò farebbe parte della loro `Awra di fronte agli altri”.

“<L’affermazione di al-Haskafi “secondo l’opinione più corretta”>: Poiché Allah l’Altissimo, anche se vede colui che è coperto così come vede chi è nudo, Egli vede la persona che non copre la propria nudità abbandonare le buone maniere e vede chi si copre seguire quelle giuste. Queste buone maniere sono (qui) obbligatorie ogni qualvolta vi sia la capacità di esercitarle”.

“<L’affermazione di al-Haskafi “A meno che non via siano valide ragioni”>: Come ad esempio mentre si è in bagno o ci si sta pulendo (istinja)”. (Si veda: Radd al-Muhtar, 1/405, matlab fi satr al- `Awra).

Pertanto (secondo l’opinione più corretta), una donna deve coprirsi tra l’ombelico e le ginocchia (comprese) anche nella sua privacy, fatta eccezione quando vi sia necessità, come per espletare i propri bisogni , farsi la doccia, cambiarsi d’abito, etc.

b) L’`Awra di fronte al marito

In linea di principio è consentito ai coniugi guardare qualsiasi parte del corpo dell’altro/a; pertanto non c’è `Awra di fronte al coniuge (perché ciò sarà esentato dalla regola di coprirsi nella propria privacy a causa di necessità).

Comunque sia, i sapienti affermano che, nonostante sia permesso agli sposi guardare qualsiasi parte del corpo del proprio coniuge, è disdicevole che essi rimangano completamente nudi durante la convivenza. Una coperta od un lenzuolo saranno sufficienti.

Sayyida `A’yshah (che Allah sia soddisfatto di lei) ha detto: “Non ho mai visto le parti intime del Messaggero di Allah (pace e benedizione di Allah su di lui)”. (Sunan Ibn Majah, Hadith n. 662).

c) L’`Awra di fronte a donne musulmane

L’`Awra di una donna di fronte ad altre donne musulmane è la stessa di quella che è l’`Awra di un uomo di fronte ad altri uomini, ovvero dall’ombelico fino alle ginocchia comprese.

Si afferma in al-Hidaya:

“Una donna può vedere di un’altra donna (musulmana) ciò che è permesso ad un uomo vedere di un altro uomo, ciò è dovuto al fatto che essi appartengono allo stesso genere, e l’assenza di desiderio (shahwa) fra di loro, normalmente. Analogamente, a causa della necessità e dell’esigenza di scoprirsi quando sono tra di loro (si veda: al-Marghinani, al-Hidaya, 4/461).

Perciò, una donna deve coprirsi dall’ombelico fino alle ginocchia (comprese) quando è davanti ad altre donne musulmane.

d) L’`Awra davanti ai suoi Mahram (parenti che non può sposare) Musulmani

L’`Awra di una donna di fronte ai suoi Mahram uomini (coloro con cui il matrimonio è permanentemente illecito), come il padre, il fratello, il figlio, lo zio paterno (fratello del padre), lo zio materno (fratello della madre), il suocero, il nipote, i figli del marito (di un altro matrimonio), il genero, etc. consiste della zona compresa fra l’ombelico e le ginocchia (comprese), ed anche lo stomaco e la schiena.

Pertanto sarà permesso ad una donna esporre le seguenti parti del corpo di fronte ai suoi Mahram maschi: testa, capelli, viso, collo, torace, spalle, mani, avambracci e le gambe al di sotto delle ginocchia. Non sarà consentito scoprire lo stomaco, la schiena o qualsiasi parte che si trova tra l’ombelico e le ginocchia. (Si veda: al-Fatawa al-Hindiyya, 5/328 e al-Hidaya, 4/461).

Questa regola si basa sul versetto del Qur’an in Surah An Nur [interpretazione del significato]:

Esse (le donne credenti) non devono mostrare la loro bellezza ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle o alle loro donne”. (Surah an-Nur, 31).

Sarà permesso ad un Mahram anche toccare quelle parti che è permesso scoprire di fronte a lui, a condizione che non vi sia timore di tentazione o desiderio.

Imam al-Quduri (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“Non c’è nulla di sbagliato nel toccare quelle parti che è permesso vedere” (Mukhtasar al-Quduri).

Tuttavia, va’ ricordato che se c’è timore di tentazione (fitna), allora sarà proibito esporre queste parti, anche di fronte ai propri Mahram, e neppure sarà consentito vedere o toccare quelle parti del corpo di un Mahram. (Si veda: al-Lubab fi Sharh al-Kitab, 3/218).

e) L’`Awra di fronte ad uomini non-Mahram

L’`Awra di fronte ai maschi non-Mahram (con i quali dunque il matrimonio è lecito), che includono il cugino, il cognato, lo zio paterno (il marito della sorella del padre), zio materno (il marito della sorella della madre), gli zii del marito, i nipoti del marito etc.) è costituita da tutto il corpo eccetto il viso, le mani e i piedi. E’ simile a quella che è considerato l’`Awra durante la preghiera (Salah).

L’Imam al-Marghinani (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“E’ proibito ad un uomo guardare all’intero corpo di una donna non-Mahram (in ragione dell’essere parte dell’`Awra), eccetto per il suo viso e le sue mani, poiché Allah l’Altissimo dice: “Le donne non devono mostrare le loro bellezze ed ornamenti eccetto ciò che appare di essi” (Surah al-Nur, 31). Sayyiduna `Ali e Sayyiduna Ibn `Abbas (che Allah sia soddisfatto di loro) hanno interpretato questo versetto come riferirsi al viso ed alle mani… Questa è una prova testuale sull’illiceità di guardare i suoi piedi (poiché sono `Awra), ma l’Imam Abu Hanifa (Allah abbia misericordia di lui) ha detto che è permesso guardare i suoi piedi a causa della necessità”. (al-Hidaya, 4/458).

Imam al-Tumurtashi (Allah abbia misericordia di lui) afferma in Tanwir al-Absar:

“L’`Awra di una donna è costituita da tutto il suo corpo tranne il volto, mani e piedi. Tuttavia, le sarà impedito di mostrare il suo viso tra gli uomini a causa del timore di tentazione (fitna)”.

Di conseguenza, l’`Awra di una donna di fronte ad uomini non-Mahram è tutto il suo corpo tranne il volto, le mani ed i piedi.

Bisogna qui notare che vi è differenza tra `Awra e Niqab o Hijab. A causa della mancata distinzione tra i due termini, molte persone diventano vittime di un’errata interpretazione della legge islamica, in un modo o nell’altro.

Il volto, secondo i sapienti, non fa parte dell’`Awra; tuttavia, come abbiamo visto nel testo dell’Imam al-Tumurtashi, sarà necessario coprirlo a causa del timore di tentazione ed incitamento. Ibn `Abidin afferma: “<Ad una giovane donna verrà impedito di esporre il suo volto>, non perché sia parte della sua `Awra, ma piuttosto <per il timore della tentazione>”. (Radd al-Muhtar, 1/406).

Di conseguenza la nostra discussione è solo riguardo l’`Awra, e non l’hijab od il niqab. Per quanto riguarda la regola definitiva riguardo al coprire o meno il volto, lasciamo quest’argomento per un’altra volta.

E’ altresì opportuno ricordare qui che, sebbene la posizione della Fatwa nel Madhhab Hanafi è che i piedi non facciano parte dell’`Awra, vi è un’altra forte opinione (nel Madhhab stesso ed anche secondo altri Madhahib, come quello Shafi`i), in base alla quale essi fanno parte dell’`Awra, e devono essere coperti. Pertanto, giuridicamente, non si compierà peccato a scoprirli, ma sarebbe più opportuno coprirli, come misura precauzionale.

Inoltre (secondo la posizione della Fatwa), è consentito scoprire i piedi solamente fino alle caviglie: tutto ciò che si trova al di sopra delle caviglie è senza dubbio parte dell’`Awra. Molte donne indossano veli, burqa e jilbab che normalmente coprono le caviglie, ma che rivelano la parte delle gambe al di sopra di esse mentre camminano (specialmente se c’è vento, sedendosi o uscendo da un’auto, ecc), commettendo così il peccato di esporre ciò che viene da tutti considerato `Awra.

Pertanto sentiamo il bisogno di sottolineare l’importanza di coprire i piedi: coprire i piedi è importante tanto quanto coprire il volto se non di più, poiché il volto non è considerato parte dell’`Awra, mentre vi è una forte opinione nello stesso Madhhab Hanafi (che è la posizione della Fatwa di altri Madhahib) che invece i piedi ne facciano parte.

Coloro che sostengono con forza e sottolineano la necessità di coprire il volto (non che io mi opponga a loro!) devono anche rendersi conto che i piedi hanno la stessa importanza. A volte, tutta l’enfasi viene posta sul volto, e intanto si vede la donna esporre la zona sopra le caviglie mentre cammina, e non si realizza che viene così commesso un peccato.

f) L’`Awra di fronte a donne non musulmane

L’`Awra di una donna di fronte a donne non musulmane è, in senso stretto, la stessa di quella di fronte ad uomini non-Mahram, ovvero tutto il corpo tranne le mani, il volto e i piedi.

Il versetto della Sura An-Nur che abbiamo precedentemente citato, elenca nel dettaglio la lista di persone oltre alle quali ad una donna non è permesso esporre la sua bellezza. Queste persone (come abbiamo spiegato prima) sono conosciute come i suoi Mahram (parenti che non può sposare). Inoltre, in quel verso Allah l’Onnipotente afferma: “le loro donne” (An-Nur, 31), indicando pertanto che una donna può esporre se stessa solamente alle proprie donne e non ad altre.

Gli esegeti del Qur’an hanno opinioni differenti riguardo l’interpretazione di queste parole di Allah. Imam Fakhr al-Din al-Razi (Allah abbia misericordia di lui) dice:

“Per quanto riguarda la parola di Allah “le loro donne”, ci sono due opinioni.
La prima è che si riferisca a quelle donne che appartengono alla loro stessa religione (din) (cioè le Musulmane). Questa è l’opinione della maggioranza dei predecessori (salaf). Ibn Abbas (Allah sia soddisfatto di lui) afferma: “Non è permesso ad una donna credente/musulmana scoprire se stessa di fronte a donne non musulmane, e le è consentito esporre solo ciò che le è permesso esporre di fronte ad uomini non-Mahram”. Sayyiduna Umar ibn al-Khattab (Allah sia soddisfatto di lui) ha scritto ad Abu Ubaida ibn al-Jarrah (Allah sia soddisfatto di lui) di impedire alle donne non musulmane di entrare nelle aree da bagno (hammam) assieme alle donne musulmane.

La seconda opinione è che essa si riferisca a tutte le donne (cioè, una donna si può scoprire di fronte a tutte le donne). Questa è la posizione adottata, e la posizione dei predecessori si basa su ciò che è superiore (istihbab)”. (Si veda: Tafsir al-Kabir, 8/365).

Come abbiamo visto, l’Imam al-Razi (Allah abbia misericordia di lui) ha adottato la seconda opinione, ovvero che una donna possa scoprirsi di fronte alle donne non musulmane, nella misura di ciò che le è permesso scoprire di fronte ad uomini Mahram.

Tuttavia, molti sapienti hanno scelto la prima opinione, ed è questa è l’opinione adottata dalla Scuola Hanafi. L’Imam al-Haskafi (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“Una donna miscredente è simile ad un uomo non-Mahram secondo l’opinione più corretta. Pertanto, a lei non è permesso vedere il corpo di una donna musulmana”. (Radd al-Muhtar, 6/371).

`Allamah Ibn `Abidin (Allah abbia misericordia di lui) spiega:

“Non è permesso ad una donna musulmana scoprirsi di fronte ad una donna ebrea, cristiana od atea, tranne nel caso ella sia la sua schiava. E’ altresì riprovevole che una donna corrotta (fasiqa) veda il corpo di una donna pia, perché potrebbe descriverne le fattezze agli uomini, perciò ella dovrebbe evitare di togliersi il mantello (jilbab) o la sciarpa (khimar)”. (ibid).

E’ evidente dal testo di Ibn `Abidin, che il motivo principale dell’illiceità di scoprirsi di fronte ad una non Musulmana, è che lei potrebbe descriverne il corpo ad altri uomini. Se si teme ciò anche da parte di una donna Musulmana corrotta, allora si dovrà evitare di scoprirsi anche di fronte a lei.

Dunque, l’`Awra di una donna di fronte a donne non Musulmane è tutto il suo corpo eccetto il suo viso, mani e piedi. Per cui, una donna dovrebbe coprirsi di fronte a donne non-Musulmane ogni qualvolta ragionevolmente possibile. Comunque, i sapienti dicono che se ciò è difficile, allora sarà permesso esporre alcune parti del corpo di fronte a loro.

La regola di coprirsi di fronte a donne non Musulmane non è così rigida come quella per le altre situazioni, poiché innanzitutto vi è una differenza di opinioni tra i sapienti a tale riguardo, e poi, a volte potrebbe essere molto difficile coprirsi di fronte ad altre donne. Il grande esegeta, Imam al-Alusi (che Allah abbia misericordia di lui) dice:

“Quest’opinione (di non coprirsi di fronte a donne non musulmane) è la più appropriata di questi tempi, perché è quasi impossibile coprirsi di fronte a loro”. (Ruh al-Ma`ani).

In conclusione, una donna dovrebbe coprirsi di fronte alle donne non musulmane ogni qualvolta sia ragionevolmente possibile, specialmente quando si teme che esse possano descriverla ad altri uomini. Inoltre, al giorno d’oggi, fitan come quella del lesbismo sono diventate così diffuse che è divenuto necessario per le donne prestare molta attenzione con le donne non musulmane. Comunque, se è difficile coprirsi completamente, allora si potrebbe prendere la concessione di non coprirsi e minimizzarla al minimo.

g) L’`Awra di fronte a Mahram non musulmani

Per quanto riguarda l’`Awra di una donna di fronte ai suoi Mahram che non sono musulmani, come un padre, fratello, figlio, ecc. non musulmani, non ho potuto trovare una regola esplicita sulla questione nella scuola Hanafi.

Tuttavia, sembra che i Mahram non-musulmani siano simili agli altri Mahram nel fatto che una donna può scoprirsi, ad eccezione delle parti comprese dall’ombelico al ginocchio e dello stomaco e della schiena, a condizione che non vi sia alcun timore di tentazione (fitna).

Ci sono due ragioni per questo:

Innanzitutto, il versetto del Qur’an e le affermazioni dei giuristi (fuqaha), sono di carattere generale quando si parla di Mahram. Essi non distinguono tra un Mahram musulmano ed un Mahram non musulmano. Il Qur’an permette ad una donna di scoprirsi (con dei limiti, come spiegato sopra) di fronte a suo padre, fratello, figlio, ecc senza specificare che egli debba essere un Musulmano.

Secondariamente, i giuristi affermano esplicitamente che un Mahram con cui una donna può mettersi in viaggio per l’Hajj include anche un non-Musulmano. L’Imam al-Haskafi (che Allah abbia misericordia di lui) dice:

“Una donna può viaggiare per l’Hajj con il marito o un Mahram, anche se lui (il Mahram) fosse uno schiavo od un non musulmano, o (se è considerato un Mahram) per via di relazioni di allattamento. Egli deve aver raggiunto la pubertà ed essere sano di mente, e un ragazzo che è vicino alla pubertà è come un ragazzo che l’abbia già raggiunta, fatta eccezione per un adoratore del fuoco o una persona immorale e corrotta”.

`Allamah Ibn `Abidin (Allah abbia misericordia di lui) spiega:

“Il motivo per cui non è permesso il viaggio con un Mahram che sia un adoratore del fuoco è che essi (gli adoratori del fuoco) considerano lecito il matrimonio con un parente stretto”. (Radd al-Muhtar, 2/464).

Imam al-Kasani (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

Un Mahram è colui con il quale il matrimonio è permanentemente illecito, indipendentemente dal fatto che questo Mahram sia una persona libera o uno schiavo, poichè la schiavitù non implica che non vi possa essere una parentela stretta (Mahramiyya), ed indipendentemente dal fatto che lui sia un Musulmano, un non Musulmano od un ateo (mushrik), in quanto un Mahram non-musulmano normalmente la salvaguarda, tranne nel caso sia un adoratore del fuoco, perché egli considererà lecito il matrimonio con lei”. (Badai’i al-Sana’i, 2/124)

Si afferma in Fath al-Qadir:

“È lecito per lei viaggiare con tutti i tipi di Mahram tranne che con un adoratore del fuoco, perché egli crede che il matrimonio con lei sia lecito”. (Ibn al-Humam, Fath al-Qadir, 2/422).

Nel Madhhab Shafi`i, abbiamo un testo chiaro che permette di scoprirsi di fronte ad un Mahram non musulmano. Imam Ibn Hajar al-Haytami (Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“Non è lecito guardare ciò che si trova tra l’ombelico e il ginocchio in un parente stretto (Mahram); tutto il resto è permesso, purché non vi sia alcun desiderio (shahwah); ed anche se è un non Musulmano, perché lo stretto rapporto di parentela (Mahramiyyah) rende proibito il matrimonio, quindi è come se fossero due maschi o due femmine”. (Tuhfat al-Muhtaj Ala Al-Minhaj).”

Pertanto, sarebbe permesso ad una donna scoprire tutte le parti oltre all’area comprese tra l’ombelico e le ginocchia, allo stomaco ed alla schiena, di fronte ai suoi Mahram non Musulmani, purché siano soddisfatte due condizioni:

1) che non vi sia alcun desiderio (shahwah) né timore di tentazione (fitna), soprattutto ora che viviamo in un’epoca in cui mali come l’incesto tra i non-Musulmani stanno diventando comuni;

2) che il parente stretto non Musulmano non sia tra quelli che credono che sia lecito sposarsi tra parenti stretti;

Infine, prima di accomiatarci, vorrei menzionare tre punti in relazione alla nostra discussione.

In primo luogo va’ ricordato che tutte le parti del corpo che devono essere coperte (nelle varie situazioni descritte sopra), devono essere coperte con vestiti larghi ed opachi. L’abbigliamento non deve essere stretto sul corpo in un modo tale da renderne visibile la figura, né dev’essere trasparente in un modo tale da rendere visibile il colore della pelle. Se non si fa buona attenzione a questo, allora un tale abbigliamento non sarà considerato come una copertura sufficiente dell’`Awra.

Imam al-Haskafi (che Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“L’abbigliamento che è considerato essere sufficientemente coprente è una tale che non sia possibile vedervi attraverso”.

`Allamah Ibn `Abidin (Allah abbia misericordia di lui) spiega:

“<Che non sia possibile vedervi attraverso>, ovvero in una maniera tale che il colore della pelle non possa essere visibile. Questo esclude i vestiti leggeri e altri trasparenti. Tuttavia, se l’abbigliamento è così spesso che il colore della pelle non è visibile, ma è aderente al corpo, allora questo non dovrebbe impedire la validità della Salah. Però, resterà comunque illecito vedere quella parte del corpo”. (Si veda: Radd al-Muhtar ala al-Durr al-Mukhtar, 1/410).

Questo estratto di Ibn `Abidin spiega che se la pelle del corpo diventasse visibile durante la preghiera, la Salah verrebbe invalidata. Invece, dei vestiti stretti non impedirebbero la validità della preghiera, ma è comunque necessario non indossare abiti stretti.

In secondo luogo, in tutte le occasioni precedenti in cui è permesso scoprire ed esporre il corpo, se c’è timore di desiderio (shahwa) da una delle due parti, o vi è timore di tentazione (fitna), allora sarà necessario coprirsi. Una donna può prendere questa decisione da sé stessa in base all’ambiente circostante in cui si trova.

In terzo luogo, sarà consentito scoprire ed esporre le parti dell’`Awra in casi di estremo bisogno e necessità, come ad esempio per un trattamento medico. Comunque, occorrerà prestare attenzione a che ciò sia limitato alla sola parte da curare. Se il trattamento è necessario proprio nelle parti intime, allora sarebbe meglio ricevere le cure da parte di qualcuno dello stesso sesso. Tuttavia, se ciò non fosse possibile, allora sarà consentito ricevere trattamento da da uno specialista del sesso opposto, facendo grande attenzione a seguire le direttive e i consigli della Shari`ah.

`Allamah Ibn `Abidin (che Allah abbia misericordia di lui) afferma:

“È lecito per un medico di sesso maschile vedere l’area colpita di una donna allo scopo di curarla, a patto che ciò sia limitato alla sola area effettivamente da trattare, poiché la necessità è ristretta solo a ciò che è effettivamente necessario. Se le parti intime necessitano trattamento, allora dovrebbe effettuare il trattamento una donna, poiché vedere qualcuno dello stesso sesso è il male minore”. (Radd al-Muhtar, 5/261).

Quanto sopra costituisce un’esauriente panoramica sull’`Awra di una donna. L’entità dell’`Awra differisce da un caso all’altro e da una persona all’altra. L’intero concetto e idea di fondo a ciò è che l’Islam vuole che i suoi seguaci vivano una vita casta e libera da qualsiasi tipo di corruzione o di immoralità. Questa è la base per ogni società sana e pura. Che Allah ci guidi tutti sulla retta via, e ci renda capaci di seguire le direttive della Shari`ah nella maniera che più piace ad Allah l’Onnipotente.

Ed Allah sa meglio.

[Mufti] Muhammad ibn al-Adam Kawthari
Darul Iftaa, Leicester, UK